A caccia di emozioni

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Tra i giochi di attenzione e concentrazione gli “I spy” sono tra i preferiti di PF: si tratta di semplici schede piene di immagini, tra cui trovarne alcune contenute in una lista. Io per semplificarmi la vita li chiamo i giochi “Chi cerca, trova!”. Negli anni ne abbiamo accumulati parecchi, tra cui vari libri acquistati in America.

Rimettendo in ordine gli scaffali della sua libreria, mi sono imbattuta in alcuni di essi e mi è scattata l’idea di creare delle schede “Chi cerca trova!” a tema emozioni.

Ho realizzato cosi’ 12 piccole schede con tanti emoticon differenti rappresentanti 7 diverse emozioni.

Ho realizzato anche 3 tipi di liste per prendere nota dei ritrovamenti. Esse hannogradi di difficoltà diverse:

  • le liste piu’ semplici cono quelle con gli emoticon ed il relativo nome e tanti piccoli quadratini a lato per segnare ogni emozione trovata.
  • le liste con un grado di difficoltà media contenenti gli emoticon, il loro nome ed un solo quadratino dove segnare il numero delle emozioni recuperate
  • le liste piu’ difficili con solo il nome ed il quadratino con il numero da segnare. Senza gli emoticon si da’ per scontato che si riesca a dare un nome ad ogni faccina senza sbagliare!

Ogni lista è pensata per essere usata con una sola scheda!

Per i bambini piu’ piccoli il primo tipo di lista è quello migliore: non dovranno cosi’ fare i conti a mente e si potranno concentrare sulle emozioni.

Per i bambini piu’ grandi e che hanno già dimestichezza con l’alfabetizzazione emotiva l’ultima scheda è senz’altro la piu’ indicata.

Qui trovate:

il file con le prime 6 schede

il file con le ultime 6 schede

i 3 tipi di liste tra cui scegliere

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Post di Paola Misesti

 

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Il domino dell’inglese

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Quando ci siamo trasferiti qui a Zurigo la mia preoccupazione maggiore riguardava l’apprendimento del tedesco da parte di PF: lui aveva 4 anni e mezzo e l’unica lingua che conosceva era l’italiano.

Dopo 5 anni di vita qui, posso dire senza problemi che PF è un bambino bilingue tedesco/italiano: scrive, legge e passa senza problemi da una lingua all’altra e per ora le due lingue sono equilibrate (cosa che nei prossimi anni probabilmente cambierà). Da due anni PF poi studia anche inglese a scuola, con qualche ora di lezioni extra una volta a settimana. L’aggiunta di una lingua non lo ha disturbato per nulla e riesce molto bene anche in questa.

Molti erano curiosi di sapere come si svolgessero le lezioni di inglese di PF. Con mia grande sorpresa sono delle semplicissime lezioni di apprendimento di vocaboli. Vista la grande padronanza della lingua che ho riscontrato qui in tutte le persone che ho incontrato, pensavo  che utilizzassero qualche metodo particolare, ma in realtà non è cosi’: le lezioni, di un’ora, si svolgono 2 volte a settimana. L’insegnante parla solo inglese e presenta schede e flashcards con immagini e parole in tedesco ed inglese. I bambini ripetono, giocano e cantano in inglese e per compito a casa hanno da imparare 10 vocaboli alla volta. Ogni parola è presentata ed appresa sia oralmente che in forma scritta, in modo che la memorizzazione sia completa. Una volta appresi i vocaboli, i bambini li utilizzando in classe per comporre semplici frasi, per leggere delle brevi storie o cantare delle canzoncine.

Le lezioni extrascolastiche di PF invece sono molto diverse: per quasi 1 anno i bambini non hanno fatto altro che giocare e cantare in inglese. Nessun vocabolo scritto è stato introdotto, tutto era solo a livello orale. PF si è sempre divertito molto in queste lezioni che hanno contribuito a fargli amare questa lingua e a viverla come un divertimento e non un compito. Solo ultimamente la sua insegnante ha introdotto lo scritto e la grammatica, mantenendo pero’ sempre il gioco come attività principale.

Tra le tante attività che svolge PF in queste lezioni extrascolastiche ci sono le carte, i memory e alcuni giochi da tavolo. Da qui ho avuto l’idea, per facilitargli l’apprendimento dei vocaboli che deve apprendere per scuola, di creare un domino in cui immagini e parole devono essere unite.

Qui trovate il nostro domino da scaricare composto da 60 tessere da stampare e ritagliare: DOMINO IN INGLESE

Le tessere possono essere usate in due modi diversi:

  • come un semplice domino
  • se tagliate in due, come delle flashcards a cui ad una immagine deve essere associata la carta con la parola corretta.

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Per facilitare il gioco, alla fine del file da stampare troverete una tabella riassuntiva con tutte le parole e le immagini usate nelle tessere. In questo modo il controllo dell’errore è immediato e, nel caso alcune parole fossero sconosciute o troppo difficili, puo’ essere utilizzato anche come un vocabolario vero e proprio.

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Post di Paola Misesti

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6 idee prese in rete per… giocare con i sassi

PF ha sempre avuto la mania dei sassi. Fin da piccolissimo ne faceva la raccolta, tanto che me li ritrovavo ovunque: nelle tasche dei pantaloni, nell’astuccio,  dentro i cappelli e nelle cartelle. Crescendo questa passione si è un po’ ridimensionata, anche se ancora adesso non manca di portarmene a casa a manciate. Nel tempo li abbiamo utilizzati in vari modi: per creare storie, per realizzare coccinelle portafortuna o simpatici pesciolini

Ecco allora un po’ di idee per utilizzarli in modo creativo:

6 idee giocare ed imparare con i sassi

  1. Giocare con numeri e quantità
  2. Giocare a tris
  3. Giocare con le lettere
  4. Il domino dei colori
  5. Facce di roccia
  6. Da sassi a cibo

Tante altre idee per giocare con la natura le trovate sulla mia pagina Pinterest

Qui invece trovate tutte le idee prese in rete finora.

Post di Paola Misesti

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