Costruire birilli “marini” con le bottiglie di plastica

birilliOrmai manca poco e anche noi finalmente andremo in vacanza: mare, dolce mare! 🙂

Per ingannare il tempo e sentirci già in spiaggia ecco un gioco, semplice semplice, da costruire con e per i bambini: i birilli marini.

Cosa serve:

  • bottiglie di plastica trasparenti di varie dimensioni e relativi tappi
  • pennarelli indelebili di diversi colori, punta grossa ed uno a punta fine
  • acqua
  • un po’ di fantasia

Come li abbiamo costruiti:

Una volta svuotato le bottiglie (bevendole naturalmente 😉 ), lavate ed asciugate bene, ho disegnato con i pennarelli indelebili figure di animali marini. Noi abbiamo fatto un polipo, un granchio, un paguro, uno squalo e un camaleonte (????), quest’ultimo perchè Piccolo Furfante lo pretendeva ad ogni costo!!!

Inizialmente ho tracciato il disegno con un pennarello indelebile a punta fine e poi ho ricalato le figure con un pennarello nero a punta grossa, in modo da poter coprire facilmente eventuali errori o imperfezioni. Ho poi colorato i disegni sempre con i pennarelli indelebili. Ho lasciato il tutto asciugare per circa mezz’ora. Una volta asciutte, l’effetto in controluce è bellissimo!

Per fare stare in piedi le bottiglie senza che il primo colpo di vento le faccia cadere, le abbiamo riempite d’acqua (4/5 dita) e le abbiamo chiuse ben bene con i tappi. In alternativa si può usare un po’ di terra, di sabbia o di sassolini.

Alcuni suggerimenti:

  1. Usate bottiglie non scanalate (cosa che io ho fatto. ARGH!). Vi semplificherà di molto il lavoro!!
  2. Lasciate asciugare i contorni ben bene (circa 10/15 minuti)  prima di procedere a colorare il disegno, vi eviterà di fare sbavare  il tutto e di ritrovarvi le mani nere!
  3. Colorate seguendo un unico senso (dall’alto in basso, da destra a sinistra, in diagonale…), non tanto per migliorare il risultato finale, ma per evitare di ripassare con la mani quello che avete già dipinto.
  4. Attenzione a dove  appoggiate e come maneggiate le bottiglie mentre le dipingete e non sono ancora asciutte: i colori sono indelebili!!!!!

Una volta che i birilli sono pronti, non resta che recuperare una pallina (noi usiamo una pallina da tennis) e  definire le regole del gioco. Le nostre sono:

I concorrenti che non devono lanciare la palla decidono quale dei birilli deve (o devono) essere buttati birilli 2giù. Se chi lancia centra il tiro, vince punti o ha diritto di ritirare, se no passa la palla all’avversario successivo. I disegni degli animali servono per rendere il gioco più facile e divertente (Lo zio Mà ieri era incitato a forza di “Butta giù il paguro!! Butta giù il paguro!””) e il fatto che le bottiglie  abbiano dimensioni diverse rende poi il tutto più avvincente (Papà Ema quel paguro – una bottiglietta da mezzo litro – non lo centrerà mai!!! 😉 ).

Ecco alcuni disegni di animali marini da poter prendere come spunto per abbellire i vostri birilli:

Ecco, invece, altre idee per realizzare birilli fatti in casa:

  • TheLongThread.con (con divertenti Birilli Elfo di legno)
  • hgtv.com (con dei Birilli Fantasma di plastica)
  • Kidspot.com.au (con Birilli Omini fatti con  bottiglie di plastica,  pezzi di carta e stoffa)

Per chi volesse, inoltre, recuperare tante idee e suggerimenti per realizzare altri bei lavoretti, questi sono 3 dei miei libri preferiti:

laboratorio facciamoci dono la plastica

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La notte di San Lorenzo: stelle cadenti fatte in casa

star2Da qualche giorno ci stiamo preparando alla notte di San Lorenzo con la lettura di alcuni racconti, tra cui quello del trenino Thomas (il suo preferito!), e la visione del cartone de La Pimpala stella cadente“, appunto!

Per rendere più entusiasmante e carica di aspettative quella notte, ho cercato  in rete qualche idea e ne ho trovata una bellissima. All  The Little Things propone di costruire dei barattoli luminescenti che grazie ad una torcia sono in grado di riprodurre stelle e costellazioni. L’idea è geniale e ho pensato subito che potesse piacere a Piccolo Furfante (e non solo!).

Le istruzioni che si trovano sul blog sono precise e le foto chiariscono ogni passaggio , ma con il poco tempo a disposizione e con me e  Piccolo Furfante sempre fuori casa, la realizzazione dei barattoli diventava un po’ complicata. Ho così ulteriormente semplificato le cose.

Certo: i barattoli erano esteticamente più belli da vedersi, ma la cosa importante è che , malgrado l’aspetto, anche “il nostro rotolo di stelle” funziona perfettamente! 🙂

Ecco come l’ho costruito:

Ho preso un rotolo di carta igienica  (finito, naturalmente! 😉 ),  la metà di un guscio trasparente di un ovetto delle sorprese (quello che si trova nelle macchinette dei supermercati, non quello degli ovetti di starcioccolato!), un po’ di carta stagnola, uno spillo dalla punta grossa e una torcia. Il gioco è fatto!

Ho inserito l’ovetto nel rotolo (che si incastra perfettamente), ho bucherellato la stagnola con l’ago e ne ho avvolto tutto il rotolo, facendo attenzione che la parte forata ricoprisse il guscio trasparente. Ho quindi inserto la torcia nel rotolo, spento la luce e acceso la torcia. Una meraviglia!!!

Grazie al guscio l’effetto è a 3 dimensioni: le stelle vengono proietatte su tutte le pareti della stanza. Ruotando poi la torcia lentamente sembra che il cielo giri intorno a noi!

Più la torcia è potente, più l’effetto è migliore! Attenzione, però: il rotolo di carta si surriscalda un po’… quindi non bisogna tenere la torcia accesa tutta la notte! 😉

Altro problema: convincere  Piccolo Furfante ad andare a nanna!!!

Nella creazione della nostra particolare galassia, noi non abbiamo seguito nessuno schema: abbiamo cioè bucherellato a casaccio la carta stagnola.  E’ possibile però – come suggerisce All The Little Things – riprodurre costellazioni e creare così tanti singoli barattoli che permettano di conoscere un po’ meglio il cielo stellato sopra di noi!

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Lo scudo dei cavalieri della tavola quadrata!

scudoA Piccolo Furfante piacciono i cavalieri e dopo un pomeriggio passato con i suoi amichetti Tarlo ed Elllisa (un grazie anche a Mamma Laura e Papà Claudio per le divertenti ore trascorse insieme) a giocare con un meraviglioso castello medioevale, l’amore è cresciuto a dismisura.
Avevamo già realizzato un castello di carta, una spada ed una corona da re e quello che, ora, ci mancava era proprio uno scudo.
Ecco come l’ho costruito.
Ho recuperato un cartone un po’ spesso, non ondulato e non troppo grande, un po’ più di un foglio A4 (Piccolo Furfante ha solo 3 anni ed è della dimensione giusta: nè troppo ingombrante nè troppo piccolo!) e un po’ di avanzi di carta adesiva (quella per ricoprire i cassetti). Ho usato la carta perchè è veloce, pratica e l’effetto finale è bello e, a dirla tutta, non avevo voglia di mettermi a colorare il cartone con le tempere o i colori acrilici.
Ho disegnato sul cartone la sagoma di uno scudo aiutandomi con una bacinella e un piatto (anche se un compasso è molto più comodo! 😉 ) . Ho, prima di tutto, diviso in due – verticalmente – il cartone. Ho poi  disegnato nella parte alta  due semicerchi (parte concava dello scudo) tenendo la bacinalla a metà del foglio. Per la parte bassa (quella convessa) ho usato la stessa tecnica ma utilizzando un piatto.

Una volta ottenuta la sagoma, ho ritagliato il tutto e ho ricoperto il cartone con la carta adesiva, decorandolo con degli adesivi di draghi.scudo2

Ho creato, infine, la maniglia posteriore: ho ritagliato una striscia di cartone e ho ricoperto anche questa con la carta adesiva. L’ho poi incollata allo scudo con il biadesivo e ho bloccato, per sicurezza, con altre strisce di carta adesiva.

E questa è l’irreale conversazione avuta con PF  :

“Piccolo Furfante, ecco qua: lo scudo dei cavalieri della tavola rotonda è pronto!”

Piccolo Furfante:” No Mamma!! Hai sbagliato!! Noi abbiamo la tavola quadrata!! Mi sa che devi rifarree lo scuddo!”

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