Imparare i numeri divertendosi: alla scoperta dell’intelligenza logico-matematica

talpa mafaldaOggi su Repubblica on line compare un interessante articolo sulla relazione tra l’apprendimento degli scacchi e l’acquisizione di abilità matematiche ( e non solo!). L’articolo  presenta l’esperienza di alcune scuole tedesche, sottolineando come, invece che cimentarsi nell’apprendimento di astratte formule,  favorisca (dove non addirittuta risulti più efficace) l’apprendimento della materia  imparare a giocare a scacchi.  Se prendiamo in considerazione la teoria dell’intelligenza multiple di H. Gardner questo non soprende affatto.

L’intelligenza logico- matematica, così come esplicitata da H. Gardner, non è la sola capacità di far di calcolo e di usare correttamente formule matematiche. Essa risulta ben più complessa, si esprime:

  • nel confrontare e riconoscere oggetti diversi (concreti o astratti),
  • nell’interesse per l’investigazione ed il pensiero scientifico
  • nel ragionamento deduttivo ed induttivo
  • nell’identificare relazioni e connessioni
  • e, naturalmente, nella capacità di usare i numeri e di svolgere calcoli complessi

In base all’età delle persone e quindi al loro livello di sviluppo cognitivo, l’abilità logico-matematica si esprime in modo diverso. Prima dell’adolescenza, quando la capacità di astrazione non è ancora  sviluppata appieno, l’intelligenza logico- matematica si manifesta attraverso la capacità di utilizzare schemi, di riconoscere relazioni, connessioni e differenze tra oggetti e di usare categorie per classificarli, tutto attraverso la manipolazione  dell’ambiente e la sperimentazione. L’apprendimento dei numeri è, quindi, solo uno dei tanti modi in cui far avvicinare i bambini piccoli alla matematica.

Ciò che è  importante è creare occasioni e stimoli per incuriosire e sperimentare,  favorendo così la voglia di imparare. La  matematica  diventa, quindi, un piacere, un gioco e non un obbligo, un dovere o una fonte di stress.

Quali sono le possibili attività da proprorre ai bambini piccoli?

  • Tutti quei giochi che favoriscono la categorizzazione di oggetti (abbinamenti per colori, per forme, per caratteristiche simili…): il memory è uno di questi!
  • Filastrocche, canzoni, storie che avvicinino i bimbi al mondo dei numeri in maniera divertente; come questo racconto che ho creato per Piccolo Furfante dal titolo “I numeri cercano casa”
  • Attività che stimolino l’investigazione come una semplice caccia al tesoro o l’indovinare oggetti nascosti solo dal  tatto o da qualche loro caratteristica particolare (es. il rumore, la consistenza…)
  • Semplici esperimenti “scientifici” (pesare oggetti diversi, accertare quali oggetti galleggiano e quali no, quali vengono attratti da una calamita e quali no…)
  • Giochi che permettano di confrontare oggetti simili, ma diversi per qualche particolare, evidenziando ciò che li accomuna da ciò che li differenzia (giochi come “cerca le differenze”)
  • Attività che stimolino la ricerca di soluzioni a semplici “problemi”  (costruire torri, far rimanere in equilibrio oggetti, puzzle, indovinelli…)

Questi sono solo alcuni semplici spunti, eccone altri:

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La filastrocca dei numeri: imparare divertendosi

filastrocca-numeriPiccolo Furfante è nella fase :”Maaaaamma, mi piacciono i numeri”. Non perde occasione per contare qualsiasi cosa: ieri l’ho sorpreso a contare i pomelli del cassettone del bagno! Naturalmente fa un po’ di confusione: a volte alcuni numeri li confonde o li ripete più volte, sbaglia l’ordine o ne inventa di nuovi. Sorprendentemente li conosce meglio in inglese: un giorno a settimana all’asilo viene una maestra d’inglese madrelingua, che rimane tutta la giornata parlando solo in inglese. Ho saputo che fa divertire i bambini con simpatiche flastrocche su vari temi. Nelle ultime settimane  la rima più gettonata è quella sui numeri con il risultato che Piccolo Furfante ricorda meglio i numeri in inglese che in italiano.

Era già da qualche giorno che riflettevo su questo, così ieri prima di andare a nanna, ho fatto una prova: insieme alla solita storia della buonanotte ho inventato una semplice filastrocca sui numeri (in italiano!!). Piccolo Furfante l’ha apprezzata molto, tanto che stamattina me l’ha richiesta, ma purtroppo ho avuto difficoltà a ricordare le rime giuste con grande disappunto di Piccolo Furfante (si sa che i bambini di quest’età amano la ripetitività e odiano i cambiamenti, soprattutto riguardo a cose che piacciono loro!).

Per non rischiare di dimenticare ancora le parole, ho deciso così di creare un piccolo libretto con questa semplice filastrocca con tanto di immagini e copertina.  Ecco il modello che ho usato io.

Per costruire il libro servono solo colla, forbici ed una pinzatrice.

libro-numeri2Una volta stampato il modello, ritagliare i fogli che compongono il libro lungo il perimetro.  I fogli devono rimanere uniti a due a due. Piegare ogni foglietto a metà seguendo la linea divisora ed unendoli, poi, tra loro colibro-numeri3n la colla. Bisogna fare attenzione a far combaciare bene i bordi.  Avrete quindi in mano 7 foglietti fronte retro ed una copertina. Incollate la copertina su un cartoncino rigido ed inserite dentro i fogli ripiegati, seguendo la numerazione in fondo alle pagine. A questo punto spillate tutti i fogli tra loro. Il libro è finito!

In rete ho trovato alcune filatrocche sui numeri molto carine:

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