Giochi d’autunno: le ghiande della fortuna

Settimana scorsa, quando il tempo era ancora clemente io e Piccolo Furfante abbiamo potuto goderci i nostri parchi giochi. Nelle nostre uscite abbiamo raccolto un sacco di ghiande. Non avevo ben chiaro cosa farne, ma era un peccato lasciarle per terra e confidavo che mi sarebbe venuto in mente qualcosa… 😀

Così con una montagna di ghiande sul tavolo e una pioggia battente fuori, ieri pomeriggio ci siamo dati da fare e abbiamo creato le nostre GHIANDE DELLA FORTUNA.

In vista del giorno del Ringraziamento ho, infatti, pensato ad un simpatico gioco/decorazione fatto proprio con i “cappelli” delle ghiande. Ed ecco come nascono le nostre Ghiande della fortuna sulla falsa riga dei famosissimi biscotti della fortuna. 😀

Cosa serve:

  • Ghiande
  • Carta crespa di vari colori
  • Pennarello nero
  • Penna o matita a punta fine
  • Frasi e aforismi: qui ne trovate tantissimi!

Come si costruiscono:

Per prima cosa è importante dividere le ghiande dai cappelli e pulire quest’ultimi: li abbiamo lavati e lasciati asciugare per qualche ora.

Abbiamo intanto ritagliato tanti quadratini (quante ghiande) dalla carta crespa di circa 10cm x 10 cm (noi la abbiamo usata arancione e bianca: avanzi di zucche e fantasmini di Halloween). Su ogni foglietto ho scritto una frase simpatica con la penna (attenzione: deve essere a sfera per non macchiare la carta oppure va benissimo una matita), quindi  io e Piccolo Furfante abbiamo appallottolato i fogli facendo in modo che la frase rimanesse nella parte interna della pallina.

La carta appallottolata si infila come un tappo nel cappello della ghianda senza bisogno di colla. Per rendere più simpatiche le nostre ghiande, con un pennarello nero, ho disegnato occhi e bocca.

Ora le nostre ghiande della fortuna sono pronte all’uso:  mettete le giande in un recipente, sceglietene una, sfilate il foglietto, apritelo e leggete il vostro messaggio! Più facile di così.

Ho pensato anche ad una versione più sfiziosa per bambini 🙂 Invece che le frasi, ho pensato di disegnare su alcuni foglietti delle caramelle mentre lasciare gli altri in bianco. Ora non resta che lasciar fare alla fortuna: chi sarà il fortunello che si merita un bel dolcetto? La caccia è aperta! 😉

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Lavoretti d’autunno: creare giochi con i rametti

Sembra incredibile: quando cercavamo un legnetto per  creare il nostro diario-ramo non riuscivamo a trovarne uno, ora spuntano fuori come funghi 🙂

L’altro giorno mentre giocavamo al parco, Piccolo Furfante ha trovato una manciata di rametti che ad utilizzarli come legna da ardare ci avremmo scaldato casa per almeno 9 mesi. Ce ne erano di ogni dimensione, forma, lunghezza… All’inizio mi sono guardata intorno arrabbiatissima per vedere il vandalo che aveva fatto una simile devastazione, poi mi sono accorta che c’erano degli operai al lavoro e che molto probabilmente erano stati loro. 😳

Piccolo Furfante ha giocato ore a costruire case e rifugi, a cucinare e accendere immaginari fuochi. Io intanto mi rigiravo i legnetti tra le mani, finchè mi è venuta un’idea…

Dal mucchio (selvaggio) ne ho selezionati 25 con queste caratteristiche: piccoli, sottili, lunghi circa 15 cm, secchi.

Una volta a casa mi sono messa all’opera per costruire uno “shangai”. Ci avete mai giocato? Io quando ero piccola lo adoravo: sparpagliare tutti quei legnetti colorati e cercare di prenderli senza muovere gli altri. Modestamente ero anche brava :mrgreen:

Costruirlo è stato semplicissimo. Per prima cosa ho levigato le punte dei legnetti con della carta vetrata per evitare che ci fossero delle spine e ci si potesse fare male. Una volta finito, ho recuperato 5 bicchieri di plastica e 5 colori a tempera (giallo, blu, rosa, nero, bianco).

Ho colorato le estremità dei legnetti (1 cm per lato) con i colori: 5 legnetti per ogni colore. Per asciugarli senza che sbavassero, ho appoggiato i legnetti ai bicchieri. Dopo 1 ora il colore era asciutto e abbiamo potuto giocare.

In realtà il colore dei legnetti dovrebbe essere distribuito diversamente a seconda del valore del legnetto stesso (qui trovate un tutorial che vi spiega come fare), ma io non volevo colorare troppo i nostri rametti perchè mi piacevano un po’ grezzi. 😀

Devo dire che a Piccolo Furfante il gioco piace, anche se bara un po’ 😉

Per tenere in ordine i nostri rametti, ho costruito anche una pratica bustina. Ecco il modello che ho usato 😀

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Giocare con le foglie: la famiglia P.

L’altro giorno eravamo al parco e mi sono accorta che qua e là sull’erba c’erano già foglie cadute.

L’anno scorso avevamo fatto un sacco di lavoretti con le foglie e così, in previsione di quelli di quest’anno, mi sono messa a raccoglierne un po’.

Erano foglie enormi (non chidetemi di che pianta però! 😳 ), gialle ma non ancora secche. Mentre le accumulavo sulla panchina, pregustavo già i lavoretti che avremmo fatto. E’ stato, però, Piccolo Furfante a darmi l‘ispirazione per un’ attività a cui non avevo pensato. Giocando con alcune di loro, faceva finta che fossero personaggi di una famiglia: la foglia più grossa il papà, poi la mamma e via via figli, cugini, zii, nonni. Era una famiglia numerosa! :mrgreen:

Arrivati a casa non ho saputo resistere! Ho preso 3 delle migliori foglie del mio raccolto (grandi e resistenti) e con il pennarello indelebile nero ho disegnato su ognuna una figura stilizzata, moooolto stilizzata, stilizzatissima. Ho riprodotto così la nostra famiglia: c’era la foglia Papà Ema, la foglia Mamma Paola e la foglia Piccolo Furfante.

PF ha voluto che su ognuna mettessi il nome. Poi dopo averci giocato un po’, le abbiamo appese con un filo allo specchio  della camera, come se fossero delle foto di famiglia.

Le altre foglie giacciono per ora dentro ad una scatola, in attesa di altri lavoretti autunnali.

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