Creare farfalline di carta

farfaPersonalmente non amo gli insetti, di qualsiasi tipo essi siano. Ne ho una vera e propria fobia, sin da piccola. E’ difficile trovare me ed un ragno nella stessa stanza!! 😉 Tra gli insetti sono annoverate anche le farfalle che, devo essere sincera, non apprezzo particolarmente malgrado i bei colori.
Mi sono ripromessa, però, di non trasmettere questa mia paura a Piccolo Furfante e così, con l’aiuto di Papà Ema, lo abbiamo avvicinato al mondo degli insetti in modo giocoso e divertente.
Piccolo Furfante ha molti libri sugli insetti, con Papà Ema ci gioca e, l’anno scorso aveva il suo grillo “domestico”  in balcone. Tra i suoi insetti preferiti farfalle, grilli (naturalmente), formiche,  libellule ed api.
Ieri, costretti in casa da un temporale, PF continuava a raccontarmi delle belle e variopinte farfalle che aveva visto al parco e così, ci siamo dati alla creazione delle nostre farfalline di carta per abbellire e rallegrare la casa.
Il materiale che abbiamo usato:

  • Foglio di carta forno
  • Acquerelli
  • Acqua
  • Mani e dita
  • Pennarello indelebile nero
  • Ago e filo
  • Forbici
  • Fantasia

Crearle e davvero facile e divertente (contate però di sporcare un po’ in giro!):farfa2

Dopo aver protetto il tavolo con la  tovaglia plastificata, abbiamo steso un grosso foglio di carta forno. Abbiamo inumidito gli acquerelli e, intingendo con le dita (Piccolo Furfante anche con l’intera mano 😉 ), abbiamo cominciato a dipingere sulla cartaforno. Se si preme con un certa energia e si usa poca acqua, il colore rimane impresso e viene assorbito velocemente. In meno di 10 minuti il disegno era asciutto! Complice anche il gran caldone.

Sul retro della carta forno (quella non colorata) ho ricalcato le sagome delle farfalle da una silhouette che avevo creato. Ho ritagliato le sagome e ripassato i contorni (come da modello), usando un pennarello indelebile nero. Con l’ago ho inserito un pezzo di filo da cucito in ogni farfallina e, così, le abbiamo potute appendere alle finestre. Controluce l’effetto è bellissimo.

Ecco alcune silhouette. Io ho usato quella a forma di farfalla, naturalmente. Ho tralasciato le antenne perchè troppo fini e delicate da maneggiare per Piccolo Furfante.

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Giochi con l’acqua: costruire bocce magiche

Boccia defLe bocce magiche sono la mia passione. Ho una vera e propria dipendenza da bocce magiche. Non so come tecnicamente si chiamino: per intenderci sono quelle palle di vetro con la neve che scende. Da piccola, ad ogni viaggio ne acquistavo una, forse per questo le associo alle vacanze ed a momenti particolarmente felici e spensierati. E forse proprio per questo le adoro!

Papà Ema, naturalmente,  le odia o, per meglio dire, le tollera e così per la buona pace familiare abbiamo deciso che:

  1. Solo una boccia magica alla volta può comparire sugli scaffali (ora c’è quella di Barcellona con la Sagrata Familia in pietra)
  2. Le dimensioni delle bocce devono essere accettabili (non più grosse di una mela)
  3. Le bocce non devono emettere nessun suono  (ad eccezione di quella di Natale che tutti adoriamo)
  4. L’acquisto di nuove bocce deve essere ponderato attentamente

Va da sè che Piccolo Furfante adora le bocce magiche (soprattutto quelle musicali!!!).

Così prima di iniziare questa attività  ovvero la costruzione di bocce magiche, ho vagliato bene i pro e i contro.  Hanno vinto i pro (dubbi???  😉 ) e così ieri  io e Piccolo Furfante abbiamo realizzato le nostre bocce.

Cosa abbiamo usato:

  • contenitore (usato) trasparente  di sapone liquido. Abbiamo utilizzato quelli della Palmolive con i pesciolini dentro. Era da un po’ che li conservavo!!
  • polverina colorata
  • cannucce colorate
  • perline colorate
  • carta lucida (quella dei pacchi natalizi)
  • forbici
  • tappi di plastica
  • imbuto
  • un bicchiere d’acqua

Crearle è davvero semplice e divertente.

Per prima cosa ho preparato vari contenitori con dentro il materiale da inserire nelle bocce: uno con le cannucce tagliate finemente, uno con la polverina magica, uno con le perline e uno con la carta lucida ritagliata a quadratini molto piccoli.

Ho lavato bene il contenitore di sapone, in modo che non producesse schiuma. Ho posto tutti i materiali sul tavolo e, dopo aver spiegato a Piccolo Furfante cosa dovevamo costruire, gli ho chiesto  di inserirli nelle  bocce (due) con l’aiuto dell’imbuto. PF si è divertito molto a riempirle: sembrava un alchimista intento a preparare qualche pozione magica!

Una volta finite di riempire, ho passato a PFalcun i bicchieri d’acqua e lui, sempre con l’aiuto dell’imbuto, li ha rovesciati dentro le bocce fino ad arrivare al bordo della bottiglietta di plastica. Ho chiusto il tutto con un tappo di plastica sigillandolo con della colla. Le bocce erano pronte!

Alcuni materiali naturalmente galleggiano (carta lucida, cannucce), altri affondano (perline), altri ancora cadono molto lentamente (la polvere colorata). Piccolo Furfante era curiosissimo di capire il perchè succedesse proprio questo!

Naturalmente ha mostrato orgoglioso a Papà Ema le sue creazioni… non vi dico la faccia del papà!!!

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Il memory dei profumi

ProfumiLeggendo questo bel post su bebeblog.it che parla di un simpatico gioco per bambni (i barattolini odorosi), mi è tornata  in mente un ‘altra attività sempre legata ai sensi, proposta questa volta da Chasing Cheerios: il memory dei suoni.

Ho così deciso di unire le due cose, creando un semplicissimo memory dei profumi.

Costruirlo è davvero semplice:

Per prima cosa ho raccolto un po’ di barattolini di yogurt, quello nelle bottigliette di plastica non trasparenti. Essendo un memory, avevo bisogno di contenitori tutti uguali e in numero pari (per ora ne ho 6).

Ho abbellito, poi, i recipienti con della carta adesiva colorata, anch’essa tutta identica. Spogli erano davvero tristi tristi.

Seguendo le indicazioni di bebeblog.it  ho, quindi, inserito in ogni bottiglia delle sostanze fortemente odorose: lavanda, salvia, menta, basilico…e ho fatto riposare il tutto  per almeno un’ora, in modo che il profumo divenisse inteso e forte.

Naturalmente le sostanze sono uguali a coppie: ho cioè 3 coppie di vasetti identici. Se no che memory sarebbe??

A questo punto, ho fatto odorare il primo vasetto a Piccolo Furfante (era lavanda) e gli ho chiesto di trovarmi il vasetto con lo stesso profumo. Ci è voluto un po’ (PF era più curioso di vedere cosa ci fosse nei vasetti che di cercare il contenitore da abbinare!!), ma poi ci è riuscito. Una volta abbinati tutti i vasetti, PF ha infine giocato con il loro contenuto: lo ha travasato da un vasetto all’altro, lo ha triturato e, per finire, se lo è passato sulla faccia.

Sono contenta perchè questo è il suo modo per dirmi che il gioco è stato un successone!!

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