La Svizzera con i bambini: gita al museo dei trasporti di Lucerna

Da queto pomeriggio ci sarà scuola e homeschooling pomeridiano e cosi’ questo weekend non ci siamo fatti mancare nulla: cena in centro, merenda sulla Prime Tower di Zurigo, camminata al parco degli animali a vedere castori e lupi e una gitarella nella vicina Lucerna a visitare il museo dei trasporti. Insomma ce lo siamo proprio goduti!

Sarà da un anno che Papà Ema vuole andare al museo dei trasporti, ma io e PF lo abbiamo sempre sabotato pensando di dover passare una noiosissima giornata a guardare motori e pezzi di locomitive. Questo fine settimana pero’ non potevamo scamparla: un amichetto di PF ci aveva invitato ad andare con lui a visitarlo: non si poteva proprio rifiutare! Incoraggiata dall’altra mamma, mi sono fatta coraggio e cosi’ prima di pranzo eravamo già li ‘, passandoci l’intera giornata.

Ora posso dirlo: ci siamo divertiti tantissimo!! Quindi voglio scrivere questo post per tutti quelli che, come me prima, non se la sentirebbero di andarci.

Già l’ingresso è tutto uno spettacolo: una ruota gigante, un trenino in miniatura su cui giocare, cerchioni di macchine, simulatori di volo in bella vista, un parco esterno pieno di giochi interessantissimi… Ero già rapita prima di fare il biglietto.

Il museo è diviso in zone tematiche e noi le abbiamo visitate tutte; purtroppo non ci siamo potuti godere la parte esterna perchè pioveva troppo :-C

C’è l’area dei treni e dei tram, quelle delle macchine e dei camion, quella degli aerei e dei razzi spaziali, quella delle barche e dei sottomarini, quella delle funivie… Insomma, pensate ad un qualsiasi tipo di mezzo di trasporto: lo troverete li’, da qualche parte!

Ogni padiglione è pensato per attirare la curiosità e la voglia di scoprire: quindi non mancano simulazioni, giochi interattivi, materiali da toccare, mezzi da costruire, esperimenti da provare e molto, molto, molto altro. Vi faccio qualche esempio:

Nell’area dedicata agli aerei Papà Ema, Piccolo Furfante e l’amichetto G. hanno pilotato un elicottero in un simulatore di volo che riproduceva perfettamente la cabina di un elicottero vero. Si sono poi divertiti a salire su un  aereo della SwissAir e scoprire ogni suo segreto, hanno giocato a mandare messaggi morse, a giocare con il vento e scoprire come funziona un’ala di un aereo, a pesarsi sulla Terra, sulla Luna e su Marte e a salire su una nave spaziale in assenza di gravità.

Nella zona delle automobili hanno provato l’emozione di salire su un vero camion-rimorchio, a far rombare i motori di una vera macchina di Formula Uno, a giocare sulla pista di macchinine elettriche di ElettriCittà e a scoprire ogni singola parte che compone un’automobile.

Nel padiglione delle barche hanno fatto una gara di canottaggio su un simulatore, sono saliti su barche tradizionali e navi di emergenza, hanno scoperto come funziona una chiusa e ammirato la grande ruota di una nave a vapore.

E non vi racconto come si sono divertiti con i giochi nelle aree dei treni, delle funivie, dei sottomarini… 😀

La morale di questo post è: se passate da Lucerna, non mancate di visitare questo magnifico museo. Una giornata purtroppo non basta per gustarsi bene tutte le attività e i giochi proposti, ma il divertimento è assicurato per grandi e piccini 😀

Alcune informazioni che potrebbero esservi utili:

  • Tutte le attrazioni del museo sono comprese nel prezzo  (anche il planetario e le varie animazioni negli stand). E’ possibile pero’ fare un biglietto combinato cinema/museo (il cinema rimane all’interno del museo). Se è la prima volta che andate, non ve lo consiglio perchè il museo vi poterà via un sacco di tempo.
  • Il planetario prevede molti e diversi spettacoli durante la giornata ma l’ingresso è in alcuni casi  a partire dai 7 anni e in altri addirittura dai 12 . Noi ci siamo rimasti molto male, perchè pensavamo di potervi assistere e lo abbiamo scoperto solo al momento di entrarvi :-C
  • All’interno del museo, proprio all’ingresso, si trova il bar/self service  pensato per famiglie (con seggiolini e menu per bambini…) I prezzi sono naturalmente svizzeri (cioè cari) per cui preparatevi  (anche se le porzioni devo dire sono generose). E’ prevista comunque un’area pic nic, ma è all’esterno dei padiglioni e in caso di brutto tempo e di freddo non è il massimo (anche se è coperta da  tendoni). Sempre all’ingresso c’è anche un vero e proprio ristorante, ma non so darvi consigli perchè non ci siamo nemmeno avvicinati alla porta.
  • All’esterno dei padiglioni nel grande parco, tra il museo Hans Erni e il padiglione degli aerei, c’è il circuito ferroviario di un mini trenino davvero simpatico. La fermata dove si sale è proprio all’esterno del museo Hans Erni, il giro sembra divertente, ma la fila è sempre lunga (anche in caso di pioggia) e noi abbiamo dovuto rinunciarvi perchè lo avevamo tenuto per ultimo. Non fate il nostro errore: muovetevi per tempo!
  • All’ingresso, alla sinistra delle casse si trova un comodo deposito bagagli (va a 2 franchi – che poi vi vengono restituiti), inoltre all’esterno ci sono monopattini da poter prendere liberamente per passare da un padiglione all’altro senza stancarsi troppo. Vi sono anche a disposizione degli ombrelli, ma trovarne uno  in caso di pioggia non è stato facile :-C

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Alla scoperta del Galata il Museo del Mare di Genova

Avete come destinazione la Sardegna? Pensate di venire in traghetto partendo da Genova? Avete bambini che amano navi e sommergibili?

Bene, avete l’occasione di passare una piacevole giornata prima dell’imbarco!

Di solito noi arriviamo a Genova con un bel po’ di anticipo rispetto all’ora dell’imbarco: venendo da Zurigo il viaggio è un  lunghetto e qualche imprevisto è sempre da mettere in conto, per cui di solito siamo in città già dal primo pomeriggio. Un pranzo veloce e poi via a visitare la città. Ultimamente pero’ abbiamo un appuntamento fisso: il Galata il Museo del Mare che si trova al Porto Antico. Piccolo Furfante ne va matto, ancor piu’ dell’Acquario e del Galeone. Abbiamo cercato di convincerlo ad andare alla Città dei Bambini, ma nulla: Museo del Mare deve essere e Museo del Mare  è! 😀

Ormai lo conosciamo a memoria, ma non per questo è meno interessante ed emozionante (soprattutto per PF).

Al pian terreno ci siamo goduti tutto il percorso interattivo. PF adora la riproduzione delle tre caravelle e sicuramente abbiamo piu’ foto noi della Nina di tutti i visitatori del museo. 😉

Poi siamo passati alla visita della galea a grandezza naturale, anche se quest’ultima volta  PF si è un po’ spaventato per i video che vengono proiettati. Non sono nulla di che, ma non se li aspettava (dato che l’ultima volta non c’erano) e cosi’ ha visitato la nave di corsa, stile Bip Bip inseguito da Willy il coyote.

Una buona mezz’ora pero’ la abbiamo passata nelle salette interattive adiacenti alla galea a consultare mappe, a scoprire topi nelle botti, a remare e a caricare cannoni.

 

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Musei per bambini a San Francisco: Children's Discovery Museum

CALI 10 183In una giornata di pioggia cosa si può fare a San Francisco con un bambino? Parecchie cose, tra le quali andare a divertirsi ad un museo.

Di musei adatti a bambini piccoli ce  ne sono tanti in città: la California Academy of Sciences con tante attrazioni e sale dedicate a piante ed animali, l’ Exploratorium dove sperimentare e giocare con la scienza, lo Zeum dove ci si può divertire con la tecnologia e l’arte…

Il nostro museo preferito, però,  si trova nella Bay Area ed è il Children’s Discovery Museum. Un museo per bimbi da 1 a 99 anni dove si impara  divertendosi, si gioca a più non posso e si fanno tanti laboratori ispirati all’approccio educativo di Reggio Children. Tutto è a misura di bimbo e tutto è da toccare e maneggiare!

Ieri era una giornata un po’ uggiosa, non proprio l’ideale per il giro in bicicletta che avevamo programmaCALI 10 174to, così io e Papà Ema  abbiamo deciso di andare al nostro Museo preferito. Avevamo proprio voglia di divertirci!! 🙂

Il Children’s Discovery Museum è uno spazioso edificio disposto su due piani. All’ingresso si è accolti da un vero e grande camion dei pompieri e da una diligenza . Lasciare l’ingresso non è una cosa facile, ma se ci si riesce si apre un mondo di giochi e divertimento!

Di attivitCALI 10 177à da fare ce n’è davvero una marea e l’orario di apertura dalle 10.00 alle 17.00 non riesce a soddisfare la curiosità e la voglia di fare dei bimbi.

Nella sezione dedicata all’energia ed al moto (la prima che si trova entrando) abbiamo speso una buona oretta ed è l’area con meno attività. Piccolo Furfante era troppo preso a far muovere tram e aerei in miniatura, sollevare palline,  far ruotare ventole, regolare l’intermittenza dei semafori e far girare un’enorme ruota con la sola forza del suo peso per desiderare di passare ad altro!

Fortunatamente la sua attezione è stata attirata da una grande ruota di trattore che lo ha condotto all’area dedicata alla scoperta del “cerchio”. Le attività qui erano tantissime: dal creare meccanismi per far muovere orologi al disegnare con un grande compasso luminoso, dallo sperimentare l’uso della ruota e delle carrucole al far andare un tornio e costruire puzzle.

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Dal cerchio siamo passati alla scoperta della vita in Cina con la riproduzione di un teatro dove poter recitare (erano a disposizione tanti vestiti)  e di una cucina piena di utensili e cibo (finto) per poter preparare un succulento pranzo asiatico, una zona con tanti strumenti da far suonare, una dove scrivere con l’acqua e una dove costruire la muraglia cinese che naturalmente ha richiesto moooooolto tempo a PF 😉

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Per riposarci un po’ siamo saliti al piano superiore dove Piccolo Furfante ci ha preparato una gustosa pizza a base di ananas e peperoni (ormai è diventato californiano 🙂 ), dove abbiamo giocato con la sabbia e con i timbri, abbiamo costruito un castello gigante, abbiamo imparato l’alfabeto e ci siamo rilassati leggendoci qualche storia nell’albero fatato in compagnia di animaletti di peluche e cuscini comodi 🙂

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Dopo un vero e succulento pranzo al bar del museo, ci siamo dedicati al giardinaggio nell’orto esterno e poi ci siamo (letteralmente) buttati nella sezione dei giochi d’acqua prima a fare bolle di sapone giganti e poi a giocare con palline, spruzzi, cascate e fontane. Dire che ci siamo lavati è dire poco 🙂 Se venite, ricordatevi di portare un cambio completo… e non dimenticatevi le scarpe di riserva!!!!

Ormai era ora di chiusura e così non abbiamo potuto andare al teatro ad ascoltare musica, farci disegnare il viso, dipingere sul muro e costruire una bambola con le foglie di mais!! ARGH!! Sarà per il prossimo viaggio…

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