Venerdi’ del libro: Heidi

Eccomi qui! Dite la verità:dopo tanto silenzio, avevate pensato che eravamo scappati lontano dopo i risultati del voto?? 😉

Lontani in effetti siamo andati, ma per goderci le “nostre” montagne svizzere!

E’ stata una settimana davvero intensa, con un Piccolo Furfante che abbiamo scoperto non essere ormai piu’ tanto piccolo. Ci sono state emozioni forti e la sensazione che la vita sia davvero un cerchio. Tanti (tanti tanti 😉 ) anni fa su queste piste Papà Ema ha imparato a sciare e ora è stata la volta di PF.

san bernardino 2013

Il libro che ci ha accompagnato in questa avventura non poteva essere che un classico svizzero: Heidi.

Un’amica svizzera ci ha prestato una versione del 1978 con le immagini tratte dal famosissimo cartone animato. Il linguaggio a volte risulta un po’ antiquato, ma non ha impedito a PF di appassionarsi alla storia che parla delle “sue” amate montagne.

Ora ci ha chiesto di portarlo a visitare il paese di Heidi e Francoforte. E come dirgli di no?

Il libro di oggi è quindi….

heidiHeidi di Johanna Spyri

Quella notte, mentre Heidi dormiva, una gran quantità di neve portata dal vento penetro’ attravesro la finestra e il giorno seguente la bambina, nello svegliarsi, vide che il letto era coperto di neve. Il nonno rimedio’ subito tappando la finestra con delle manciate di paglia.

Heidi trascorse la mattina all’aperto, scivolando lungo piste improvvisate formatesi dietro la capanna, ai piedi dei tre abeti che appena si muovevano e “sussurravano”, come diceva Heidi, quando il vento li agitava, ora che i loro rami erano coperti di neve.

Ora aspetto con ansia i vostri suggerimenti e i vostri commenti! Eccoli:

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Venerdi’ del libro: Italiani di domani

“Potreste dirmi, per favore, da che parte dovrei andare?” chiese lei.

“Dipende molto da dove vuoi arrivare” disse il gatto.

Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”

Ieri, a notte fonda,  finendo il libro che vi propongo oggi mi sono resa conto che sono entrata in un “periodo libresco” un po’ particolare: il periodo italiano.

Non nel senso degli autori o della lingua, ma del tema. Come dice Papà Ema “raccatto su” qualsiasi cosa parli dell’Italia. Penso sia l’effetto espatrio!

Questa settimana pero’ non ero in vena di tagliarmi le vene 😉 e cosi’ mi sono concessa un libro un po’ allegro, ma non troppo.

Vi confesso che di Beppe Severgnini ho letto praticamente tutto e mi piace seguirlo anche sulla sua rubrica Italians ed era naturale che mi divorassi anche questo suo ultimo libro.

Come sempre mi è piaciuto lo stile, l’ottimismo contagioso, le analisi buttate li’ quasi per caso, tuttavia non mi sono trovata d’accordo in alcune sue conclusioni soprattutto perchè cio’ che propone non è alla portata di tutti. Quanti, infatti, ora come ora si possono permettere di rifiutare un lavoro (anche se mal pagato, se non da sfruttamento)? Quanti si possono permettere di lasciare l’Italia per cercare lavori migliori o fare esperienze formative?

Cio’ che mi è paiciuto è l’energia che le sue pagine sprigionano, la sua voglia di un futuro migliore  lavorando prima di tutto su di sè: non lamentandosi, non demoralizzandosi, rimboccandosi le maniche, essendo leali, ironici, ottimisti… malgrado tutto!

Un libro che puo’ parere indirizzato solo ai giovani, ma che in realtà è per tutti perchè il futuro lo costruiamo adesso tutti noi!

Il libro in questione è…

severgnini italiani di domani

Italiani di domani. 8 porte sul futuro – Beppe Severgnini

“Lamentarsi è sbagliato. Non solo per ragioni tattiche, psicologiche o deontologiche, ma per un motivo pratico: costituisce una distrazione e una perdita di tempo. Una lamentela articolata – con protagonisti, comparse, trama, colpi di scena – richiede capacità narrativa, dedizione, ore a disposizione.”

 

Ora aspetto, come sempre, i vostri preziosi suggerimenti e commenti! Eccoli:

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Venerdi’ del libro: Io vi maledico

Sono come la pianta che cresce sulla nuda roccia: quanto più mi sferza il vento tanto più affondo le mie radici.
Proverbio Indiano

Dopo aver letto un po’ di recensioni qua e là, mi era venuta voglia di leggerlo e cosi’ l’altra sera me lo sono scaricato in formato eBook e 5 ore dopo l’avevo già finito.

Non è una lettura semplice: non tanto per lo stile quanto per i contenuti. Una lettura che mi sono imposta comunque di affrontare. Da quando abito qui a Zurigo, a volte  ho la sensazione di vivere dentro una bolla e l’Italia mi sembra cosi’ distante con i suoi problemi e la sua quotidianità.

Leggo i giornali (piu’ d’uno a dire il vero) italiani tutti i giorni e vi confesso che a volte non capisco proprio cosa stia succedendo nel mio paese. Ci siamo trasferiti che la crisi non era ancora scoppiata e ora la stiamo vivendo dai racconti di amici e parenti. Questo libro mi sembrava un altro modo per cercare di capire i problemi e le difficoltà di un Italia di cui non ho esperienza diretta.

Come vi dicevo è un libro non semplice: mi sono ritrovata a piangere di rabbia, a  commuovermi, a chiedermi perchè e dov’era finita la giustizia…

E’ un libro che racconta storie di vita e a raccontarle sono proprio loro: i protagonisti.

Il libro in questione è…

concita de gregorio io vi maledicoIo vi maledico – Concita de Gregorio

Rima della rabbia giusta di Bruno Tognolini

Tu dici che la rabbia che ha ragione
E' rabbia giusta e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro tutta quella gente
Ma poi cambi canale e non fai niente.
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce quando arriva la stagione
Vedere se diventa indignazione
E se diventa, voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace che resta accesa in fondo
e non cambia canale
Cambia il mondo

Ora aspetto, come sempre, i vostri consigli della settimana! 🙂 Eccoli:

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