Le palline al cocco di Mamma Monica

Ho conosciuto Mamma Monica un po’ di tempo fa, ad un “raduno” di mammeblogger :-).

Quello che mi è subito piaciuto di lei è la sua energia: una ragazza solare e piena di vita, capace di metterti subito a tuo agio, cosa non facile con me che, in un ambiente nuovo, sono un po’ timida. 😳

Chiacchierare con lei  è stato molto piacevole ed interessante. In poco tempo abbiamo parlato di molte cose: del fantastico mondo delle mamme blogger, della sua esperienza all’estero, dell’importanza della creatività e anche di un argomento molto delicato che le sta molto a cuore: le allergie alimentari e la dermatite atopica .

La sua bimba, infatti, ne soffre con tutte le problematiche e le difficoltà ad esse collegate.  Monica ha voluto condividere e mettere al servizio di altre mamme la propria esperienza,  creando un blog (Mi Mangio L’allergia) per aiutare con approfondimenti, suggerimenti, consigli e proposte chi come lei deve affrontare questa situazione.

E così che, con vero piacere, ospito Monica e la sua piccola Alice su HomeMadeMamma. Ci presenteranno una delle loro specialità, adattissima per le prossime feste di Natale:

LE PALLINE AL COCCO SENZA PROTEINE DEL LATTE, DELL’UOVO, SENZA SOIA, CON O SENZA GLUTINE, CON NICHEL (oppure senza:-) )

Era da tempo che mia figlia mi chiedeva di organizzare una “merenda-party”, ossia invitare alcune amichette a casa per una merenda. Così prima dell’estate, ho organizzato un raduno di piccole pesti, con mamme, e fra le altre cose, ho preparato, insieme ad Alice, anche le palline di cioccolato al cocco. Questa ricetta si presta, infatti, per essere realizzata anche con i bambini. All’epoca Alice aveva 4 anni e mezzo, quindi perfettamente in grado di “appallottolare” di tutto, anche l’impasto (con qualche suggerimento sulla quantità…).

Manipolare e trasformare con le proprie mani qualcosa di informe che prende lentamente la forma desiderata, è molto gratificante, soprattutto per un bambino atopico, dove non tutti i materiali possono essere manipolati senza danni. Sul piano psicologico poi, ogni volta, mi rendo conto che preparare qualcosa di goloso per i suoi amici, “senza gli ingredienti permessi agli altri ma proibiti per nostra figlia”, è un’impresa che dà ad Alice sempre molta gioia.


Il procedimento è molto semplice. Potete utilizzare dei biscotti avanzati (confezionati o fatti in casa) possibilmente non nella stessa giornata (altrimenti trascorrete tutto il giorno in cucina!!!)

Gli allergici al nichel, ai quali potrebbe essere stato sconsigliato il consumo di cioccolato, in quanto primo nella lista degli alimenti che contengono quel metallo, possono sostituire il cacao con l’orzo solubile, che però contiene glutine. Pertanto in quest’ultimo caso, aggiungete semplicemente più cocco.

ATTREZZI

  • 1 recipiente
  • 1 dosatore per liquidi
  • 1 forchetta di legno
  • un cucchiaino da caffè
  • 1 bilancina

INGREDIENTI

  • 350 gr biscotti secchi senza e latte senza uova, con o senza glutine (al cioccolato o non)
  • 225 di “latte” vegetale tollerato (soia, riso, avena)
  • 200 gr di cocco tritato bio
  • cacao zuccherato q.b. (non ho contato i cucchiai, scusate… se le rifaccio, li conterò, ma io vado spesso “a occhio”)

PROCEDIMENTO

  • Tritare i biscotti con i tritatutto.
  • Versare il “trito” nel recipiente e aggiungere il latte. Mescolare.
  • Aggiungere il cacao, a vostro piacimento… io ne metto tanto… (forse 5 cucchiai). Mescolare.  

1. Impasto
  • Aggiungere una parte 140 gr di cocco. Il restante vi servirà per guarnire le palline.
  • Lasciate che il composto si rapprenda… 10-15′ circa. Deve avere una consistenza tale da poterlo prendere tra le mani e farne palline. Aggiungere latte o aggiungere cocco per raggiungere la giusta consistenza.
  • Prendere un cucchiaino da caffè circa di impasto e lavorarlo con le mani come ha fatto Alice.  

2. Appallottolo
  • A parte avrete versato su un piattino del cocco.
  • Fate “rotolare” nel cocco ciascuna pallina e disponetele su un piatto piuttosto ampio.

Si possono conservare anche in frigorifero per qualche giorno in un contenitore per alimenti.

E… il gioco è fatto!

Se sfogliate il bellissimo blog di Monica potrete trovare tantissime ricette golose pensate per persone allergiche , ma perfette e gustosissime anche per chi allergico non è 😀

Un grazie di cuore a Monica e alla sua piccola Alice 🙂

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Cucinare i libri: la strega al forno di Hansel e Gretel

Le favole dei fratelli Grimm sono sempre piaciute a Piccolo Furfante. Quando era piccolo, devo essere sincera 😳 , saltavo delle parti o le modificato rendendole più “soft”: alcune fiabe mi sono sempre parse troppo troculente o paurose per lui.

Man mano che cresceva però la mia “censura” è diminuita e ora  PF le conosce nella loro versione originale, grazie anche ad un bellissimo libro regalatoci da zio Ma’ (Le più belle fiabe classiche). La sua fiaba preferita è senza alcun dubbio quella di Hansel e Gretel e, di questa, il suo pezzo preferito è quando la piccola Gretel mette nel forno la strega.

Prima di tutto bisogna cuocere il pane,” disse la vecchia “ho già scaldato il forno e impastato.” Spinse fuori la povera Gretel fin presso il forno da cui già svampavano le fiamme. “Cacciati dentro” ordinò la strega “e guarda se è ben caldo, perchè possiamo infornare il pane”… ma Gretel capì la sua intenzione e disse: “Non so come fare, come faccio ad entrarci?” “Stupida oca,” disse la vecchia “l’apertura è abbastanza grande; guarda, potrei entrarci anch’io!” Arrancò fin là e sporse la testa nel forno. Allora Gretel, con un urtone, la spinse dentro, chiuse lo sportello di ferro e tirò il catenaccio.

L’altro giorno, alla milionesima lettura della storia, a Papà Ema è venuta un’idea: trasformarla in una ricetta! Ed ecco come nasce la nostra strega al forno… naturalmente tutta di pane! 😉

Ingredienti:

Biga

  • 100 g farina 0 (per pane)
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • 40 g di acqua

Pane

  • 80 g di biga
  • 200 g di farina di semola rimacinata
  • 100 g di acqua
  • 5 g di sale
  • 10 g di olio di oliva o di strutto

Come abbiamo realizzato la nostra strega:

Abbiamo preparato la biga sciogliendo il lievito nell’acqua e aggiungendo la farina.  Abbiamo lavorato bene e lasciato riposare per un’ora, dopo la quale abbiamo sgonfiato la biga e l’abbiamo impastata con un po’ di farina bianca.
Fatto ciò, l’abbiamo lasciata riposare per un’altra ora.

In una ciotola, abbiamo versato la farina di semola, il sale, l’olio, l’acqua e 80 g di biga. Abbiamo impastato bene  e a lungo il tutto. La pasta dovra’ risultare sufficientemente dura da poterla lavorare con il mattarello.

Con il mattarello (appunto :-)) abbiamo steso la pasta fino ad uno spessore di 1 cm e con un coltello ben affilato, abbiamo ritagliato dalla pasta la sagoma della streghetta  che avevamo prima riprodotto su un foglio.

Naturalmente ci è avanzata un po’ di pasta. Con questi ritagli, abbiamo ricavato dei grissini sottili ottenendo i capelli e il ciuffo del cappello della streghetta.

Con il coltello, infine, abbiamo inciso la pasta per ricavare le dita della mano, la cintura, la collana, etc…

Essendo la pasta dura, la lievitazione e la cottura non modificheranno la forma, come avverrebbe con un pane normale, per cui ci si può sbizzarrire e lasciar libera la fantasia! 😀

Una volta intagliata la strega, abbiamo lasciato riposare l’impasto per un paio d’ore prima di infornarla.

L’abbiamo cotta in forno a 200C per circa 30 minuti.

Con i ritagli di pasta avanzati, abbiamo fatto dei bocconcini di pane e due flauti a 6 puffi… ma questa e’ un’altra storia e un’altra ricetta 😉

Ecco qui immortalato  il momento “solenne” in cui la strega viene infilata in forno e chiusa dentro. Nemmeno Gretel avrebbe fatto di meglio!  😀 .

Una curiosità:

La sagoma della strega l’ho presa da un’illustrazione della bravissima Nicoletta Costa: la strega Teodora. Una serie di racconti che piacciono molto a Piccolo Furfante. Come dice Papà Ema con questa ricetta abbiamo fatto 2 ricette al prezzo di una. E’ momento di saldi su HomeMadeMamma!!! 😉

Ecco qui gli altri “libri” cucinati:

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Cucinare i libri: i bottoni – biscotto di Coraline

Coraline di Neil Gailman non è un libro per bambini piccoli (l’età consigliata è dai 6 ai 10 anni) e anche il film è adatto ad un pubblico un po’ grandicello. Devo dire che a me e a papà Ema sono piaciuti molto entrambi. Un giorno mentre ne stavamo  parlando, tra una battuta e l’altra, ci era venuta in mente una ricettina simpatica da realizzare ispirata a questo libro.

Nel libro alcuni personaggi (non vi racconto la trama, però) hanno al posto degli occhi dei bottoni e allora perchè non cucinare dei bottoni? Ma dei bottoni commestibili: dei bottoni di pasta frolla.

Ho girato un po’ su internet per prendere ispirazione, finchè casualmente  ho trovato questo tutorial di Bakerella che parlava  proprio dei bottoni di Coraline e. guarda un po’,  anche lei aveva fatto dei bottoni/biscotto.

Dato che non amo il peanuts butter (ingrediente usato da Bakerella) ho deciso di provare a fare i biscotti con la pasta frolla e devo dire che il risultato è  ottimo!

Ho seguito la nostra solita e facile ricetta dei biscotti di pastafrolla e mi sono limitata a dargli la forma di bottoni: ho usato una formina rotonda per ricavare i biscotti, un tappo di plastica per l’incavo in mezzo e un bastoncino cinese per fare i buchini. Nell’impresa mi ha aiutato Piccolo Furfante 🙂

In forno per 15 minuti a 180° e i nostri bottoni erano pronti da mangiare!

Volendo è possibile infilare nei buchetti delle striscette di liquirizia proprio per rendere meglio l’idea dei bottoni. Io volevo farlo, ma non vi sono riuscita  perchè PF e Papà Ema me li hanno finiti prima che mi potessi solo avvicinare :-S

Vi consiglio non solo i biscotti, ma anche il libro e il DVD… attenzione però quando i bimbi piccoli sono andati a dormire 😉

Ecco tutte le nostre ricettine “Cucinare i libri”:

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