Da Las Vegas a San Francisco solo andata…ovvero girare l’America in camper

Ad aprile le scuole di Zurigo rimangono chiuse 2 settimane per le vacanze di primavera. Quest’anno la famiglia P. ha deciso di cogliere l’occasione al balzo e buttarsi in un’avventura di quelle con la A maiuscola: andare alla scoperta della California in camper.

Di per sè non ci sarebbe nulla di particolare, se non che la famiglia P. non aveva mai messo piede su un camper e nessuno dei 3 componenti aveva la minima idea di come funzionasse!

Eccitati dall’idea del viaggio e della nuova avventura, per mesi abbiamo recuperato ogni tipo di informazione, libro, notizia che ci potesse esser utile. Abbiamo visto video in tutte le lingue, nella speranza di partire preparati. Infine il gran giorno è arrivato: armati di buona volontà, un pizzico di pazzia e tanta allegria ci siamo lanciati alla scoperta della California!

Per 10 giorni la famiglia P. ha viaggiato in camper da Las Vegas a San Francisco, per piu’ di 1.000 miglia attraversando città piccole e grandi, fermandosi in posti incredibili e assaporando la vita dei campeggi. A volte dovendo affrontare piccoli imprevisti e qualche inconveniente. Alla fine di questi giorni posso dire che la nostra avventura è stata indimenticabile e la consiglierei a tutti.

Ho deciso di dedicare qualche post a raccontare questa esperienza (per noi insolita) nella speranza che le mie informazioni possano essere utili ad altri.

Per prima cosa vi presento LUI, il nostro camper, ribattezzato “il Coso” o piu’ simpaticamente “The beast”!

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Per gli inesperti come lo eravamo noi posso dirvi che…

  • “utilizzare” un camper non è cosi’ difficile e complicato come puo’ sembrare. Prima del noleggio vi sarà fatto vedere in video (noi lo avevamo addirittura in italiano) in cui viene spiegato in dettaglio ed in maniera semplice tutto quello che c’è da sapere; viene inoltre fornito un manuale d’istruzioni (in questo caso in inglese) e vi viene mostrato sul camper il funzionamento di ogni strumento. Dall’entrata all’autonoleggio alla consegna effettiva del camper abbiamo impiegato piu’ di 2 ore!
  • Quando noleggiate un camper tenete conto che tutto quello che vi serve per viverci (pentole, lenzuola, coperte, cuscini, asciugamani, stoviglie, scopa, paletta…) non è fornito se non su esplicita richiesta. Noi abbiamo noleggiato il nostro camper via internet e abbiamo dovuto compilare un modulo aggiuntivo per far richiesta di questi “accessori”. Tenete conto inoltre che questi oggetti  vi vengono consegnati dentro una scatola e stara’ a voi riporli nel camper prima della partenza.
  • Al momento della stipula del contratto dovrete scegliere l’assicurazione. Noi abbiamo scelto quella totale che comunque non copre i danni al tetto. Informatevi prima della partenza dell’altezza esatta del veicolo (in America espressa in feet) per capire in quale strade e parcheggi poter transitare. Prima di ogni uscita dell’autostrada e prima di ogni cavalcavia o ponte o ingresso ci sara’ infatti un cartello giallo indicante l’altezza consentita. Attenti poi agli alberi!
  • Al momento della restituzione del mezzo, verra’ controllato ogni danno alla carrozzeria esterna che vi verra’ poi addebitato. State quindi molto attenti a segnalare prima di ritirare il camper ogni graffio e danno già presente.
  • La restituzione potrà avvenire nello stesso autonoleggio in cui avete ritirato il camper o in qualunque altro convenzionato ad esso. Noi per esempio l’abbiamo ritirato a Las Vegas e restituito a san Francisco. Questa opzione comporta un aumento del prezzo  e deve essere comunicata al momento del noleggio.
  • Esistono naturalmente camper di tutte le grandezze. tenete conto pero’ che lo standard Americano non è uguale al nostro. Noi abbiamo scelto il camper piu’ piccolo che comunque aveva 2 letti matrimoniali 1 letto ad una piazza e mezzo, la doccia, il forno, il microonde, la televisione e non so piu’ quant’altro.
  • Il nostro camper non aveva il navigatore satellitare e abbiamo preso in prestito quello di un nostro amico americano. Ve lo consiglio vivamente, soprattutto se dovete viaggiare attraverso grandi città.
  • Guidare un camper è sicuramente molto impegnativo, ma le strade larghe, i parcheggi giganteschi, le indicazioni precise e la calma americana favoriscono molto chi è alle prime armi
  • Quando considerate i tempi che vi separano da una destinazione, tenete conto che sono calcolati per le auto. Un camper è decisamente piu’ lento e in città è poco maneggevole da guidare nel traffico.
  • Se vi preoccupate per i campeggi in cui sostare, non fatelo! Ne troverete tantissimi ovunque. Alcuni ospitano solo camper (RV resort) altri invece hanno anche lo spazio per le tende e le case mobili. L’autonoleggio vi fornira’ anche una guida di tutti i resort della zona che vi interessa. Anche se non abbiamo mai avuto problemi a trovare posto (solo 1 campeggio era pieno), ci hanno consigliato comunque di prenotarli almeno un giorno prima dell’arrivo, in modo di non trovarci sorprese. I campeggi dei parchi devono essere prenotati invece con un largo anticipo (anche di mesi). Ci hanno tutti sconsigliato di pernottare in parcheggi pubblici o nelle aree dei supermercati e dei benzinai anche se (dove non espresso esplicitamente) è comunque possibile farlo.
  • In tutti i campeggi in cui siamo stati, non c’è mai stato problema di orario d’arrivo. Abbiamo comunque avvisato quando il check in sarebbe avvenuto di notte. In genere c’è l’addetto notturno, nei campeggi piu’ piccoli invece vi lasceranno semplicemente una cartina all’ingresso con indicato il vostro parcheggio.
  • Se viaggiate con bambini sappiate che tutti i campeggi che abbiamo visitato erano super attrezzati e l’area gioco era ampia e ben organizzata. Nella maggior parte dei campeggi abbiamo inoltre trovato anche piscine riscaldate. Il noleggio biciclette non è invece cosi’ comune come si potrebbe pensare e i mezzi pubblici, la maggior parte delle volte, non erano disponibili: i campeggi infatti sono di norma lontano dai centri abitati.
  • Se con voi viaggia un bambino, chiedete al noleggio le norme che vigono durante guida. PF è sufficientemente grande per viaggiare senza seggiolino o rialzo, ma solo nei posti posteriori. Non gli era consentito viaggiare sul sedile del guidatore. Tutti i posti posteriori sono forniti di cinture di sicurezza da allacciare alla vita.

Spero di esservi stata utile! Se avete domande non esitate a contattarmi.

Presto vi raccontero’ in dettaglio la nostra avventura, mostrandovi i magnifici posti che abbiamo visitato!

 

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I Pumpkin Patch ovvero creare un campo-gioco di zucche per Halloween

zucca3I Pumpkin Patch non sono altro che parchi gioco per bambini che vengono allestiti nel periodo di Halloween. Alcuni rimangono aperti tutto l’anno perchè si trovano nelle fattorie, altri invece vengono realizzati appositamente per l’occasione e si trasformano in base alla festa: molti Pumpkin Patch divengono parchi di Natale che vendono abeti da addobbare (i negozi all’aperto quelli che si vedono in molti film americani)!!

I Pumpkin Patch possono essere diversi tra loro, ma hanno alcune caratteristiche comuni:

  • sono pieni di zucche (ma pieni pieni)zucche1
  • hanno moooolti carrettini e cestini per fare in modo che i bambini raccolgano (e comprino) le suddette zucche
  • sono pieni di fieno tanto che se ne esce letteralmente ricoperti
  • ovunque ci sono spaventapasseri e mostriciattoli orripilanti di ogni dimensione e materiale
  • hanno giochi per intrattenere i bimbi (gonfiabili, scivoli, labirinti di fieno, percorsi di zucche…)
  • propongono varie attività per i bambini (scolpire le zucche, creare pipistrelli o fantasmini di carta, raccontare storie paurose…)

Quelli più gettonati hanno recinti con animali (pulcini, tacchini, galline, conigli, anatre, caprette…), case stregate, organizzano cacce al tesoro e hanno trattori che fanno fare giri turistici  ai piccoli visitatori. Va da sè che i bambini (e non solo) ne vanno matti e naturalmente  Piccolo Furfante non poteva che rimanerne affascinato.

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Per chi ha un orto o un giardino abbastanza grande, costruire un Pumpkin Patch è un gioco da ragazzi. Da noi, però, le zucche costano care e, quindi l’ideale è muoversi per tempo e piantarle (come abbiamo fatto noi) in primavera, per avere una buona raccolta autunnale. Attenzione però: le zucche si riproducono come conigli e da pochi semi vi potreste ritrovare il gardino infestato 😉

zucca4L’anno scorso abbiamo anche noi creato nel nostro orto un Pumpkin Patch in miniatura. Una volta  riforniti di zucche il più è fatto. Noi avevamo comprato qualche carrellino (all’Ikea che erano di legno e poco costosi) e  qualche cestino di vimini per giocare a raccogliere le zucche (già staccate dalla pianta, naturalmnete) da decorare. Avevamo anche organizzato una mini caccia al tesoro: colorando il picciuolo di alcune zucche di un determinato colore e l nascondole nell’erba e in mezzo alle altre. Ogni colore aveva un punteggio in base al quale c’era un piccolo premio.

Avevamo creato anche una mini casa stregata usando la nostra tenda da campeggio. L’avevamo ricoperta con un telo nero e sul pavimento avevamo sparso dei sacchetti di plastica rigida (come quelli della carta delle uova di Pasqua che facevano rumore quando qualcuno ci passava sopra) unendoli tra loro con dell’adesivo e ricoprendo il tutto con dell’altro telo nero. All’interno della casa avevamo messo delle zucche, dei fantasmini di carta, dei pipistrellini e delle lucine fosforescenti. Per completare il tutto Papà Ema aveva scaricato sul suo IPod dei rumori di sottofondo, come le voci di fantasmi (oooooohhhh…) o il soffio del vento. La casa aveva avuto un gran successo, ma nessuno dei bimbi ne aveva realmente paura. Alla fine infatti erano tutti dentro allegramente a fare merenda!!!

Ecco altre idee per un Pumpkin Patch fai da te:

  • eHow (con tutte le istruzioni anche fotografiche per costruire uno spaventapasseri)
  • NorcalBlogs (per creare un’originale spaventapasseri con racchette da  volano e racchettoni da spiaggia)
  • PlaidKidsCrafts.com (per costruire tanti piccoli e simpatici mostri con materiale di riciclo)
  • About.com (con le istruzioni forografiche per realizzare un decorativo albero di zucche e fantasmini)


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