Il gioco dei contrari

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Uno dei primi esercizi di tedesco di PF al Kindergarden è stata la memorizzazione di parole attraverso canzoncine, giochi ed attività divertenti.

Tra le tante ricordo quelle per l’apprendimento degli aggettivi. Venivano usate delle carte con delle immagini simpatiche e coloratissime che lui doveva abbinare in base al fatto che fossero o no dei contrari.

Per mesi questa attività ci ha tenuto compagnia e ancora oggi, durante le sue lezioni di tedesco, rispolvera ogni tanto quello che ha imparato allora, sciorinando aggettivi come non ci fosse un domani.

Consapevole dell’importanza di questo tipo di attività anche per il suo italiano, avevo creato delle carte simili a quelle usate alla scuola materna.

Oggi ve le propongo in una versione aggiornata. Sono in tutto 24 carte, abbinabili a gruppi di due.

Si possono usare in vari modi:

  1. singolarmente, per arricchire il vocabolario.
  2. come dei puzzle: abbinandole tra loro secondo la regola dei contrari
  3. usandole come memory (stampandone in questo caso due volte)

Inizialmente, per facilitare il compito, si possono proporre poche alla volta: selezionando aggettivi molto diversi tra loro, in modo da agevolare il riconoscimento degli opposti. Una volta presa dimestichezza con le carte, il significato e le parole scritte sarà possibile presentare tutte le carte contemporaneamente.

Qui trovate le carte da stampare e ritagliare.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!

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Post di Paola Misesti

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I mandala delle tabelline

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PF va pazzo per le tabelline, mentre odia con tutto il cuore le sottrazioni.

Imparare le tabelline , con mia grande sorpresa, gli è stato davvero semplice grazie anche ai molti giochi e alle tante attività fatte in classe.

Tra i giochi che piu’ lo hanno divertito ci sono quelli che noi per comodità chiamiamo i “disegni numerati”, ma che ho visto vengono chiamati in rete “i mandala delle tabelline”.

Non si tratta altro che di cerchi numerati da 0 a 9 in cui, se si segue la sequenza di numeri delle tabelline, compaiono diversi disegni: stelle a piu’ punte, pentagoni…

Dato che era un’attività che PF adorava, avevo preparato all’epoca diverse schede per esercitarsi. Ve le propongo oggi nella speranza possano essere d’aiuto a qualcuno.

Come funzionano questi mandala:

Una volta stampate le schede da compilare, per prima cosa bisogna scrivere tutta la tabellina del numero scelto compilando il riquadro che si trova a destra di ogni scheda. In questo modo il bambino avrà sott’occhio tutti i numeri che gli servono per creare il suo mandala.

Ora partendo dal primo numero del riquadro si cominciamo ad unire i punti (attenzione: si parte sempre dallo 0) considerando solo le unità e mai le decine.

In pratica la tabellina del 3 si comporterà in questo modo:

Partiro’ dallo 0 e lo uniro’ al 3 e questo lo colleghero’ con il 6 che uniro’ al 9 e poi al 2 (l’unità del numero 12) e questo al 5 (l’unità del 15) e cosi’ via fino al 30 che sarà lo 0 (l’unità appunto di 30).

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Per aiutare i bambini nella realizzazione dei mandala, accanto ad ogni numero sul cerchio c’è uno spazio dove scrivere il numero o i numeri a cui corrispondono le unità della tabellina. Nel nostro esempio vicino al 2 scrivero’ il 12, al 5 il 15 e allo 0 il 30

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Trovate in questo link oltre a delle schede per esercitarci anche le soluzioni per ogni tabellina (da 1 a 10)

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Il libro delle frazioni

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PF è molto incuriosito dalle frazioni che a scuola hanno solo introdotto, ma non ancora affrontato seriamente.

Ho cosi’ pensato di realizzare un libretto da assemblare che gli potesse essere utile.

In pratica è un libretto con solo 4 frazioni: 1/2 – 2/4 – 3/6 e 4/8

Lo scopo è quello di avvicinarlo in modo intuitivo a queste frazioni che sono relativamente semplici, per poi passare a quelle piu’ complesse e in seguito alle operazioni tra frazioni. Un passo alla volta, pero’!

Le pagine del libro sono dedicate ad ognuna di queste frazioni, ma sono vuote: sono infatti da riempire e completare. PF dovrà scegliere tra le varie figure che ho preparato quale rappresenta la frazione giusta.

Tra le figure che ho creato troverete:

  • figure geometriche che rappresentano ogni frazione
  • immagini di oggetti ed animali che rappresentano le diverse quantità

Ho creato due libri: uno a colori e uno in bianco e nero da colorare e completare.

Va da sè che il libro a colori è piu’ semplice da usare: le figure sono già colorate secondo la quantità corretta ed è sufficiente, una volta individuata quella giusta, ritagliarle ed incollarle

Il libretto in bianco e nero è piu’ difficile: PF dovrà infatti completarlo colorando le giuste quantità sulle immagini per poi incollarle sul libro.

QUI TROVATE I FILE DA SCARICARE:

il libro delle frazioni a colori

Il libro delle frazioni in bianco e nero

Come usare i libri.

Per prima cosa bisogna assemblare le pagine dei libri. Ritagliate le pagine contenute nei file ed incollatele tra loro nella parte gialla sulla sinistra dei fogli.I libretti sono cosi’ pronti all’uso.

IMG_5723Per il libro a colori.

Ritagliate ora le varie immagini e mischiatele. Ora invitate i bambini ha scegliere le figure che rappresentato prima 1/2 , poi 2/4, poi 3/6 ed infine  4/8. Fate incollare le varie immagini sulle pagine bianche in corrispondenza della frazione corretta.

Per il libro in bianco e nero.

Per prima cosa invitate i bambini a colorare le pagine del libro segnando le quantità che rappresentano  le frazioni.

Per riempire le pagine potete ora muovervi in due modi:

  1. non ritagliate le immagini ma proponetele cosi’ come le avete stampate (ogni pagina rappresenta una frazione) e invitate i bambini a colorarle secondo le quantità corrette.
  2. ritagliate le varie immagini, mischiatele e chiedete ora ai bambini di colorarle in base alla corrispondete frazione.

La prima modalità è quella piu’ semplice perchè individuata la pagina della frazione ogni immagine puo’ essere colorata allo stesso modo (es. per i 2/4 si colorano solo 2 parti su 4). La seconda di contro risulta piu’ difficile: è necessario infatti individuare per ogni immagine la giusta quantità da colorare.

Questo secondo libro in bianco e nero è molto utile per ripassare quanto appreso nel primo libretto e verificare se i concetti sono stati capiti.

Le figure geometriche sono piu’ intuitive di quelle che rappresentano oggetti/animali, in quanto le prime rappresentano parti di un intero mentre le seconde non rappresentano un’unità, ma delle parti da raggruppare.

 Spero che questi libretti possano esservi utili come lo sono a noi.

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