Tova la sillaba! Le carte per giocare con C e G

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Attività e schede sulle sillabe me ne chiedete sempre parecchie, oggi vi voglio presentare delle carte per giocare con due lettere che creano sempre un po’ di problemi: la C e la G

Per PF sono state le lettere piu’ complicate da imparare perchè in tedesco hanno suoni diversi e inizialmente si confondeva parecchio soprattutto sui suoni CHI e CHE che pronunciava dolci o aspirati.

Avevo creato allora un sacco di giochi per farlo esercitare a riconoscere il suono giusto in italiano: puzzle, cruciverba, carte, schede.

Il comune dominatore di tutti questi giochi erano le immagini: vedendo l’immagine, riusciva a collegare il suono corretto perchè pronunciava la parola prima di leggere la scritta.

Oggi quindi vi presento delle carte che avevo creato all’epoca e che per l’occasione ho rivisto e migliorato, rendendole autocorrettive.

Si tratta di 36 carte con immagini che si riferiscono ad oggetti ed animali tutti inizianti per C o G.

Come si usano:

Una volta ritagliare le carte potrete utilizzarle in vari  modi:

  1. Si possono usare in vari modi:
    – Ripiegate la parte con la parola e chiedete ai bambini di individuare la grafia corretta della sillaba iniziale dell’immagine (es. se nell’immagine è raffigurato un ghepardo, quale è la sillaba corretta? GE, GHE, o GIE). Fate aprire la carta per scoprire la soluzione.
    -Sparpagliate le carte e chiedete ai bambini di raggrupparle secondo il suono corretto: per esempio tutte le parole che iniziano con CI da una parte, quelle con CHI da un’altra. Per controllare se hanno risposto correttamente, fate aprire la parte di carta contenete le parole. Individuare eventuali errori sarà semplicissimo.
    – Per rendere più difficile l’esercizio ripiegate la carta in 3 parti in modo che nemmeno le 3 alternative siano visibili. Chiedete ai bambini di scrivere la sillaba iniziale e poi l’intera parola. Poi aprite la carta per scoprire la soluzione.

Qui trovate le carte da stampare:

Le carte con la lettera C

Le larte con la lettera G

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Post di Paola Misesti

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Il gioco dei contrari

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Uno dei primi esercizi di tedesco di PF al Kindergarden è stata la memorizzazione di parole attraverso canzoncine, giochi ed attività divertenti.

Tra le tante ricordo quelle per l’apprendimento degli aggettivi. Venivano usate delle carte con delle immagini simpatiche e coloratissime che lui doveva abbinare in base al fatto che fossero o no dei contrari.

Per mesi questa attività ci ha tenuto compagnia e ancora oggi, durante le sue lezioni di tedesco, rispolvera ogni tanto quello che ha imparato allora, sciorinando aggettivi come non ci fosse un domani.

Consapevole dell’importanza di questo tipo di attività anche per il suo italiano, avevo creato delle carte simili a quelle usate alla scuola materna.

Oggi ve le propongo in una versione aggiornata. Sono in tutto 24 carte, abbinabili a gruppi di due.

Si possono usare in vari modi:

  1. singolarmente, per arricchire il vocabolario.
  2. come dei puzzle: abbinandole tra loro secondo la regola dei contrari
  3. usandole come memory (stampandone in questo caso due volte)

Inizialmente, per facilitare il compito, si possono proporre poche alla volta: selezionando aggettivi molto diversi tra loro, in modo da agevolare il riconoscimento degli opposti. Una volta presa dimestichezza con le carte, il significato e le parole scritte sarà possibile presentare tutte le carte contemporaneamente.

Qui trovate le carte da stampare e ritagliare.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!

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Post di Paola Misesti

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I mandala delle tabelline

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PF va pazzo per le tabelline, mentre odia con tutto il cuore le sottrazioni.

Imparare le tabelline , con mia grande sorpresa, gli è stato davvero semplice grazie anche ai molti giochi e alle tante attività fatte in classe.

Tra i giochi che piu’ lo hanno divertito ci sono quelli che noi per comodità chiamiamo i “disegni numerati”, ma che ho visto vengono chiamati in rete “i mandala delle tabelline”.

Non si tratta altro che di cerchi numerati da 0 a 9 in cui, se si segue la sequenza di numeri delle tabelline, compaiono diversi disegni: stelle a piu’ punte, pentagoni…

Dato che era un’attività che PF adorava, avevo preparato all’epoca diverse schede per esercitarsi. Ve le propongo oggi nella speranza possano essere d’aiuto a qualcuno.

Come funzionano questi mandala:

Una volta stampate le schede da compilare, per prima cosa bisogna scrivere tutta la tabellina del numero scelto compilando il riquadro che si trova a destra di ogni scheda. In questo modo il bambino avrà sott’occhio tutti i numeri che gli servono per creare il suo mandala.

Ora partendo dal primo numero del riquadro si cominciamo ad unire i punti (attenzione: si parte sempre dallo 0) considerando solo le unità e mai le decine.

In pratica la tabellina del 3 si comporterà in questo modo:

Partiro’ dallo 0 e lo uniro’ al 3 e questo lo colleghero’ con il 6 che uniro’ al 9 e poi al 2 (l’unità del numero 12) e questo al 5 (l’unità del 15) e cosi’ via fino al 30 che sarà lo 0 (l’unità appunto di 30).

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Per aiutare i bambini nella realizzazione dei mandala, accanto ad ogni numero sul cerchio c’è uno spazio dove scrivere il numero o i numeri a cui corrispondono le unità della tabellina. Nel nostro esempio vicino al 2 scrivero’ il 12, al 5 il 15 e allo 0 il 30

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Trovate in questo link oltre a delle schede per esercitarci anche le soluzioni per ogni tabellina (da 1 a 10)

Altre idee prese in rete:

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Post di Paola Misesti

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