Lo scova parole: tante schede per giocare con le lettere

lo scova parole

 

Giochi ed attività con parole e lettere ne ho preparati tanti sia per PF che per le scuole.

Quando penso ad un’attività che possa aiutare i bimbi ad avvicinarsi all’alfabeto, il mio primo pensiero è che sia accattivante e divertente. La noia è nemica dell’apprendimento!

PF è stato un po’ la mia cavia. Nel tempo ha sperimentato parecchie idee che poi ho proposto ad altri bimbi con lo stesso successo: dai labirinti di lettere, ai giochi in 3D, a semplici schede di pregrafismo per passare a libretti da sfogliare e a divertenti domini.

Ancora ora mi chiede di trasformargli in schede-gioco dei compiti che riceve per casa e questo ü per me il chiaro segno che le mie attività non solo gli sono state utili, ma gli sono anche piaciute parecchio.

Oggi voglio proporvi un gioco che aveva riscosso molto successo: Lo scova parola!

Dopo aver introdotto le lettere dell’alfabeto con queste schede che mostrano oggetti e le relative iniziali da ricalcare, avevo preparato  (utilizzando le stesse immagini) proprio lo “Scova lettere”. Questa volta lo scopo era quello di far trovare a PF l’immagine, tra altre 42, da abbinare alla lettera dell’alfabeto corretta.

Qui trovate le 21 schede e le 42 carte da stampare. All’epoca io le avevo plastificate!

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Giocare con i numeri: le zucche matematiche

 

zucche

Uno degli strumenti utilizzati da PF per imparare  a svolgere le operazioni a mente (in questo post parlavo della metodologia utilizzato a scuola da PF) si basa sulla memorizzazione di numeri e quantità. PF ha imparato, attraverso l’esercizio e la ripetizione costante, a visualizzare il numero e la quantità in modo da rendere poi automatiche operazioni sempre piu’ complesse.

In altre parole è come se ogni volta che noi pensassimo ad un 4 visualizzassimo 4 dita o 4 stecchini. Questo vale per ogni numero da 1 a 20. Con il passare del tempo la visualizzazione è immediata e svolgere operazioni diviene molto semplice.

Va da sè che se inizialmente  i bambini hanno bisogno di strumenti concreti come le dita, i disegni o gli stecchini  per abbinare numero a quantità, con il passare del tempo e l’esercizio continuo la necessità di utilizzare oggetti decade, perchè l’immagine mentale si presenta immediatamente semplicemente pensando al numero e la ripetizione dei risulati di operazioni semplici come 7+4 facilita ulteriormente il lavoro.

Questo metodo ha anche altri vantaggi: primo tra tutti quello di non dover piu’ mettere in colonna le operazioni, anche di piu’ cifre. L’unica cosa  è non perdersi per strada il riporto o il prestito.

Altro vantaggio è la velocità con cui vengono svolti i conti. Inoltre ben presto i bambini mettono in atto dei meccanismi personali per semplificare e velocizzare ulteriormente le operazioni. Dovendo svolgere in linea un’operazione come 104-15, PF per esempio prima toglie (a mente) 15 a 100 e poi aggiunge 4 al risultato. Altri bimbi della sua classe svolgeranno il conto in un altra maniera a secondo di come gli viene piu’ comodo

Oggi vi presento uno degli strumenti usati da PF per abbinare numero e quantità: delle semplici schede-gioco in cui a un gruppo di oggetti deve essere abbinato il numero corretto. Naturalmente io l’ho rivisitato utilizzando come immagini delle simpatiche zucche sorridenti e rendendo le schede autocorretive: il bambino cioè puo’ controllare da sè se la sua risposta è giusta, semplicemente sollevando il lembo esterno della scheda.

Qui trovate le  schede con i numeri da stampare, ritagliare ed eventualmente plastificare.

Per chi volesse fare un passo indietro e partire con la semplice memorizzazione di quantità prima di cementarsi con queste schede-gioco, qui trovate un altro  mio  post dove avevo presentato altre schede utilizzando la stessa grafica!

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Il metodo analogico e le schede dei numeri

schede gratis per imparare numeri e quantità

PF frequenta la terza classe di una scuola primaria qui a Zurigo. Tra le tante particolarità metodologiche della scuola svizzera c’è quella relativa all’apprendimento della matematica.

Viene utilizzato un metodo molto simile a quello che in Italia viene chiamato metodo analogico, per sintetizzare:  le operazioni (somme, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni) vengono fatte il linea e non in colonna. Naturalmente questa spiegazione è riduttiva, visto che il metodo che porta a svolgere le operazioni in questo modo è complesso e si differenzia molto da quello che ho appreso io a scuola ai miei tempi.

PF  è in grado di svolgere operazioni molto complesse, anche con riporto o con piu’ numeri da sommare o moltiplicare o dividere, a mente senza l’uso di dita o di carta e senza mettere in colonna nulla.

Il percorso pero’ per arrivare a questo non è immediato e devo dire che, soprattutto all’inizio, ho dubitato della sua efficacia. A distanza di tempo posso dirvi pero’, che funziona molto bene e i risultati sono sorprendenti.

Un’amica insegnante italiana, mi ha chiesto se potevo dare dei consigli ed offrire strumenti. Sinceramente non so se questi siano identici a quelli italiani, ma ritengo comunque possa essere utile offrire un po’ di informazioni, materiali ed attività che PF ha svolto e svolge tuttora nella speranza che possano aiutare qualcuno.

Inizio col dirvi cosa  è stato utile a PF per apprendere il calcolo mentale:

  • Molteplici e diversificate attività, moltissime pratiche, svolte quotidianamente sia a scuola che a casa
  • Il gioco. Ha fatto e fa una marea di giochi matematici e logici. Tantissimi a scuola, altri presi in biblioteca, altri recuperati da internet, altri inventati da noi
  • L’esercizio costante anche a casa. Non è necessario dedicare tanto tempo a casa (bastano in effetti 10/15 minuti), ma è la costanza che porta frutti
  • Avere pazienza. L’apprendimento della linea del 10 e poi del 20 e poi le tabelline avviene in un arco di tempo dilatato (non in poche settimane), molto lentamente. All’inizio avevo l’impressione che non si andasse da nessuna parte:  e’ cosi’ semplice e veloce usare le dita per contare o mettere in colonna i numeri, perchè perdere tempo a memorizzare quantità? In effetti pero’ una volta memorizzate, il calcolo è piu’ veloce, immediato e non si perde tempo a scrivere l’operazione. Ma per arrivare a questo ci vuole pazienza e l’inizio è decisamente piu’ lento.
  • Svolgere operazioni, tante operazioni, una marea di operazioni, essere sommersi da operazioni. La quantità di esercizi che PF ha svolto nei mesi è impressionante. I famosi 10/15 minuti al giorno a casa e poi il tempo dedicato giornalmente a scuola a questa attività, se visto nell’arco dell’anno, è davvero enorme. I singoli fogli contengono di norma circa 50 operazioni di varia difficoltà, molte delle quali non richiedono solo memoria, ma anche logica. E’ vero anche che non dovendo ricopiarle per metterle in colonna e dover usare colori diversi per migliaia, centinaia, decine ed unità, contare sulle dita o sull’abaco… il tempo effettivo per svolgere una singola operazione si riduce tantissimo. In effetti è ovvio: se dico 2+2, viene automatico dire 4 (ci si mette un secondo, non si pensa neppure), cosi’ e’ per PF  per le operazioni complesse: fissa i numeri sul foglio, scompone e ricompone la quantita’ a mente  e scrive il risultato.

Oggi vi presento alcune schede che riassumono alcune delle attività svolte da PF per introdurre i numeri e le quantità.

Ogni scheda presenta un numero e il bambino deve non solo imparare a riconoscere il segno grafico e riprodurlo, ma  anche individuare il numero nella sequenza di numeri che va da 1 a 10 ed indicare la quantità che rappresenta attraverso un disegno, il riempimento di caselle bianche e la conta di immagini.

Qui trovate le schede dei numeri da stampare dall’uno al dieci!

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