A naso in su per Zurigo: un gioco per piccoli viaggiatori

Visitare una città è sempre emozionante e visitarla cercando i particolari più strani lo è ancora di più.

A volte si fa di necessità virtù ed è quello che è capitato a noi in questo caso. In questi giorni a Zurigo fa particolarmente freddo (siamo sotto zero anche di giorno 😥 ): andare in giro non è per niente piacevole e, così, nelle nostre passeggiate per passare da un posto all’altro, ci distraiamo con alcuni giochi. Tra quelli che piacciono di più a Piccolo Furfante (e che lo tengono più impegnato) ci sono: “cerca la macchina di color…” e “trova l’insegna più strana”.

Il primo gioco è ovvio: a turno nominiamo un colore e vince chi per primo vede una macchina di quel colore. Siamo riusciti a trovare macchine rosa, gialle e perfino arancioni 😀

Il secondo gioco ci viene particolarmente bene quando ci troviamo nel centro storico di Zurigo 😀 Nelle vie pedonali della città, strette e antiche, si trovano tanti piccoli negozi che espongono insegne davvero particolari. Il gioco consiste nel trovare quella più strana. Eccone alcune…

Le varianti di questo gioco sono molte: “cerca il campanile” oppure una versione tipicamente svizzera” trova la mucca sul tetto”! 🙂

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Zurigo… stiamo arrivando!

Tra meno di 15 giorni inizierà una nuova avventura per la Famiglia P. : io, Papà Ema e Piccolo Furfante ci trasferiremo a Zurigo.

La decisione è stata presa qualche mese fa e ora, con armi e bagali alla mano, siamo pronti per iniziare la nostra nuova vita. O almeno, me lo auguro! 🙂

A dire la verità, il trasferimento non sarà così drastico: io e PF ci prenderemo tutto il tempo necessario per adattarci alla nuova vita. Uno dei vantaggio di aver scelto Zurigo è che è lontana solo 2 ore e mezza da Como e gli spostamenti sono gestibilissimi e confortevoli.

Così io e PF ci divertiremo a fare per un po’ i pendolari, in attesa di  trovarci una bella casina (per ora ne abbiamo solo una provvisoria), fantasticando su come arredarla (PF vuole assolutamente un letto a castello, una pista di legno IKEA e un forno vero per fare le pizze! :mrgreen: ), programmando weekend sulla neve e imparando il tedesco 😀

La scelta, come potete immaginare, non è stata facile. Scegliere di trasferirsi vuol dire essere disposti a mettersi in discussione e a mettere in discussione la propria vita: il rapporto di coppia, la famiglia, le amicizie, il lavoro, le scelte fatte…

Per scegliere, io e Papà Ema abbiamo dovuto guardarci ben dentro, confrontarci, discutere, valutare i pro e i contro pensando non solo a noi come persone singole, ma anche a noi come famiglia e come genitori di PF.

Dopo aver ponderato tutto, ma proprio tutto, la decisione è stata presa: si parteeeeeeee! 😀

Tra tutto, ciò che mi preoccupa di più è la lingua. Nella vita quotidiana io e Papà Ema non avremmo problemi (tutti parlano inglese), ma uno dei motivi per cui abbiamo scelto di vivere là è proprio la possibilità di imparare una nuova lingua e una nuova cultura.  Così, io ho già iniziato il mio supercorso intensivo di tedesco e per PF abbiamo già visitato alcune  scuole per scegliere quella che poi andrà a frequenatare con l’inizio dell’anno scolastico. A Zurigo, infatti, l’obbligo scolastico inizia a 5 anni ( con possibilità di anticiparlo ai 4) :-0

Visitando le scuole e parlando con maestre e responsabili, ho già notato alcune differenze nel modo di approcciarsi ai bambini, alla formazione, allo “straniero”…  e devo dire che ne sono rimasta favorevolmente colpita.

HomeMadeMamma, quindi,  si arricchirà anche di questa nuova esperienza 😀

Non solo, infatti, non ho la minima intenzione di smettere di tenere traccia delle attività mie e di PF, ma penso addirittura di arricchire il blog ulteriormente. In questi mesi, visitando scuole, frequentando biblioteche, andando ai parchi gioco e “derubando” negozi di libri e giocattoli   ho già raccolto un sacco di stimoli ed idee che non vedo l’ora condividere con voi. 😀

Non oso immaginare quando saremo là in pianta stabile 😀

Se pensavate di esservi liberati di HomeMadeMamma, vi siete sbagliati di grosso 😉

A parte gli scherzi, spero di cuore che vogliate seguirci in questa nuova avventura che racconterò giorno per giorno sulle pagine di questo blog. Mi raccomando non mancate: avrò bisogno dei vostri incoraggiamenti 😀

Con questo post vorrei, inoltre, ringraziare tutti i cari amici che in questi mesi mi hanno sopportato e supportato, che ci hanno fatto sentire il loro calore, che ci hanno incoraggiato, che ci hanno fornito tanti consigli utili e, quando serviva, hanno saputo sdrammatizzare la situazione… Non potrò dimenticare facilmente il nostro pranzo del Ringraziamento con annesso corso “intensivo” di tedesco/olandese/polacco/italiano 😀

Un ringraziamento anche alle tante persone che sono state disponibili a raccontarmi la loro esperienza da espatriati, a farci conoscere Zurigo, ad aprire la loro casa per renderci la città ospitale. Un grazie anche a tutti coloro che hanno fatto sentire PF “a casa” con un sorriso, un regalo, uno gentilezza, una parola di affetto…

Davvero GRAZIE DI CUORE 😀

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In Sardegna con i bambini: la spiaggia di Chia

Tra le tante spiagge che abbiamo visitato quest’anno c’è stata anche quella di Chia.

Rispetto alla nostra zona (il Sinis) questa area è molto turistica. Qui troverete residence, hotel, appartamenti, camping e servizi per ogni gusto e portafoglio. Questo non toglie nulla (anzi…) alle meravigliose spiagge che troverete qui 🙂

Diretti verso Cagliari a trovare carissimi amici, abbiamo colto l’occasione di fare una sosta strategica a Chia, più esattamente alla spiaggai di Su Giudeu. Una spiaggia lunghissima di sabbia dorata e bagnata da un mare turchese che più turchese non si può.
Dietro la spiaggia si trovano dune imponenti di sabbia dorata, mentre di fronte si staglia l’isolotto di Su Giudeu raggiungibile a nuoto (l’acqua è molto bassa e per molti tratti si tocca!).
A Piccolo Furfante è piaciuta tantissimo soprattutto la “gita” all’isolotto dove ha potuto ammirare (ovvero sterminare 😯 ) paguri, granchietti, pesciolini, ricci di mare…

Vi consiglio di utilizzare scarpette da mare: l’isolotto è un po’ frastagliato e scivoloso e le scarpette sono ideali per non farsi male.

Noi siamo andati il primo giorno di maestrale e malgrado sulla nostra costa (ovest) ci fosse un gran vento e ondoni da paura, qui l’acqua era solo leggermente increspata, quanto basta per giocare con il nostro piccolo surf di Nemo.

Il fondale sabbioso e basso è adattissimo per i bambini che infatti erano parecchi 🙂

Anche la sabbia, finissima e chiara, è una bella attrattiva e tra un bagno e l’altro non ci siamo lasciati scappare la costruzione di un bel castello di sabbia.


Lungo la spiaggia si trovano chioschetti che mettono a disposizione docce, spogliatoi, sdraio e ombrelloni.
Proprio mentre ci gustavamo un gelato e la meritata ombra in uno di questi chioschetti, abbiamo fatto un simpatico incontro. Abbiamo conosciuto Elisabetta del blog Patatoni.com che era lì anche lei con i suoi bimbi.
Un incontro insapettato… ma anche questa è la Sardegna!


Qui trovate  tante  informazioni su Chia, sulel sue spiagge, i servizi, i camping, gli hote…

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