Visitare San Francisco con i bambini

CALI 8 062Eccoci tornati! Il viaggio di rientro è stata una vera e propria avventura (ritardi, perdite di coincidenze e chi più ne ha più ne metta) … ma alla fine ce l’abbiamo fatta!! 🙂

Siamo ancora un po’ fusi dal fuso, ma già attivissimi: Ema ha ripreso il lavoro, PF la scuola materna e io i miei lavoretti! Che sonno però, ragazzi 😉

Ero in dubbio se fare o meno questo post, ma rileggendo il nostro diario di viaggio mi sono resa conto che ho parlato pochissimo di San Francisco downtown e di cosa fare in questa città con un bambino. Quindi ho deciso di scrivere un post riassuntivo con tutte le belle esperienze che abbiamo fatto in questa meravigliosa città!!

San Franciso è una città molto condensata (come il latte 😉 ): il centro lo si può girare comodamente a piedi. L’unico problema è che è tutta un sali e scendi e per un bambino piccolo (che non va in passeggino!!! ARGH!) può essere molto stancante. Inoltre le strade (soprattutto nelle zone turistiche)  sono molto affollate e non sono certo l’ideale per un bimbo alto 1 metro e poco più (è un puffo il mio cucciolo :-)). Così per spostarsi da una zona all’altra è meglio optare per gli efficienti mezzi pubblici ( tram, bus e metro). Vi consiglio in ogni modo di fare un giretto in tram: provengono da ogni città del mondo e ci si può trovare  sopra un tram di Milano, come su uno di Chicago.

Visitare la città con o senza un bimbo piccolo fa la differenza. Accantonati musei d’arte, librerie storiche e spettacoli teatrali, ci siamo focalizzati su tutte quelle meraviglie ed attrazioni adatte anche a lui… e ce ne sono!! 🙂 Naturalmente non mi è possibile elencarle tutte, così farò un riassunto di tutto quello che ci è piaciuto di più.

In centro vi consigliamo un giro ad Union Square, la magnifica piazza contornata da grattacieli che ha anche ispirato il libro di Isabelle Allende “Ritratto di Seppia” (la statua al centro della piazza dovrebbe rappresentare la protagonista del romanzo) e  dove Piccolo Furfante ha potuto correre indisturbato a caccia di piccioni. A lato della piazza sorge il St Francis Hotel che offre una bellissima vista della città a costo zero: è possibile infatti salire gratuitamente su uno dei tanti ascensori panoramici (completamente in vetro). Preparatevi però alla discesa: è un po’ brusca e rifarla 5,6… 10 volte è impegnativo! PF amava schiacciare i vari bottoni e ce ne sono ben 32!!!! 😉

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Poco vicino a Union Square c’è la fermata della Cable Car (il famoso tram che si inerpica sulle colline). Vi consiglio di prenderlo al capolinea per via della ressa e di non stare nelle passatoie esterne: il tram percorre le vie della città e sfiora (letteralmente) le macchine che circolano… non l’ideale per un bimbo piccolo!!

In Centro c’è un meraviglioso parco: il Yerba Buena Garden. Qui sorgono il MOMA (Museum of Moderm Art), lo Zeum, il Martin Luther King Jr Memorial, il Moscone Center (sede di congressi e conferenze), il Center for the Arts Theatre, un centro di pattinaggio, una fantastica giostra e un meraviglioso parco giochi in cui Piccolo Furfante è riuscito a stare una giornata intera! Una  scappata anche alla zona finanziaria poco distante non guasta. Ci si troverà circondati da giganteschi grattacieli tra cui spicca la Transamerica Pyramid. Da qui è possibile ammirare il panorama della città dal 27° piano (la torre ne ha 48).

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La città è formata da vari quartieri, ve li suggerisco tutti perchè ognuno ha la sua particolarità.  Ecco dove noi abbiamo speso un po’ più di tempo.DSCN2780

A Chinatown è possibile ammirare la spettacolare porta d’ingresso, i suoi negozi caratteristici, i suoi templi e i suoi edifici. Attenzione però perchè  qui la ressa per le strade è pazzesca ad ogni ora del giorno! Con PF ci siamo stati poco… rischiava di finire schiacciato ad ogni passo. Poco distante, a Nob Hill troverete il museo delle Cable Cars (uno spasso per i bimbi) e la magnifica cattedrale “Grace Cathedral” con un grande parco esterno, ideale per risposarsi e giocare.

North Beach, il quartiere italiano, è simpatico: si trovano tante pizzerie e caffè caratteristici. Qui sorge la libreria City Lights Bookstore famosa grazie a Jack Kerouac e ancora ritrovo di letterati ed artisti. Con PF l’abbiamo solo vista di sfuggita perchè troppo stretta e piena di gente!! Più divertente per Piccolo Furfante è stata Lombard Street: la strada “più tortuosa del mondo”: farla ha piedi è simpaticoDSCN2104, ma farla in macchina è un’esperienza mozzafiato!!!

Il Golden Gate Park è immenso e spettacolare. Noleggiate una bicicletta per visitarlo perchè è davvero enorme e ci sono un sacco di cose da vedere. All’interno del parco si trova la California Academy of Sciences: ideale per i bambini soprattutto nei giorni di pioggia. Oltre leDSCN2114 varie attrazioni ( serre magnifiche, mulini a vento, bufali…) il parco offre  aree attrezzate, prati, laghetti e sentieri dove poter giocare, correre,  riposare, fare yoga  e divertirsi senza troppo sforzo! Il posto prefetto per noi 🙂

E poi ci sarebbe il Presidio con le sue strade serpeggianti, il Golden Gate Bridge , Castro coloratissima e Mission con i suoi affreschi, le spiagge sull’oceano, lo stadio dei Giants, la zona del Civic Center e Haight-Ashbury con le sue stravaganze… Insomma un sacco di cose, difficili da riassumere in un post e da poter fare in sole 3 settimane!!

San Francisco ci manca già 🙁

Vado a farmi una scorpacciata di nutella per consolarmi!!

 

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Musei per bambini a San Francisco: Children's Discovery Museum

CALI 10 183In una giornata di pioggia cosa si può fare a San Francisco con un bambino? Parecchie cose, tra le quali andare a divertirsi ad un museo.

Di musei adatti a bambini piccoli ce  ne sono tanti in città: la California Academy of Sciences con tante attrazioni e sale dedicate a piante ed animali, l’ Exploratorium dove sperimentare e giocare con la scienza, lo Zeum dove ci si può divertire con la tecnologia e l’arte…

Il nostro museo preferito, però,  si trova nella Bay Area ed è il Children’s Discovery Museum. Un museo per bimbi da 1 a 99 anni dove si impara  divertendosi, si gioca a più non posso e si fanno tanti laboratori ispirati all’approccio educativo di Reggio Children. Tutto è a misura di bimbo e tutto è da toccare e maneggiare!

Ieri era una giornata un po’ uggiosa, non proprio l’ideale per il giro in bicicletta che avevamo programmaCALI 10 174to, così io e Papà Ema  abbiamo deciso di andare al nostro Museo preferito. Avevamo proprio voglia di divertirci!! 🙂

Il Children’s Discovery Museum è uno spazioso edificio disposto su due piani. All’ingresso si è accolti da un vero e grande camion dei pompieri e da una diligenza . Lasciare l’ingresso non è una cosa facile, ma se ci si riesce si apre un mondo di giochi e divertimento!

Di attivitCALI 10 177à da fare ce n’è davvero una marea e l’orario di apertura dalle 10.00 alle 17.00 non riesce a soddisfare la curiosità e la voglia di fare dei bimbi.

Nella sezione dedicata all’energia ed al moto (la prima che si trova entrando) abbiamo speso una buona oretta ed è l’area con meno attività. Piccolo Furfante era troppo preso a far muovere tram e aerei in miniatura, sollevare palline,  far ruotare ventole, regolare l’intermittenza dei semafori e far girare un’enorme ruota con la sola forza del suo peso per desiderare di passare ad altro!

Fortunatamente la sua attezione è stata attirata da una grande ruota di trattore che lo ha condotto all’area dedicata alla scoperta del “cerchio”. Le attività qui erano tantissime: dal creare meccanismi per far muovere orologi al disegnare con un grande compasso luminoso, dallo sperimentare l’uso della ruota e delle carrucole al far andare un tornio e costruire puzzle.

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Dal cerchio siamo passati alla scoperta della vita in Cina con la riproduzione di un teatro dove poter recitare (erano a disposizione tanti vestiti)  e di una cucina piena di utensili e cibo (finto) per poter preparare un succulento pranzo asiatico, una zona con tanti strumenti da far suonare, una dove scrivere con l’acqua e una dove costruire la muraglia cinese che naturalmente ha richiesto moooooolto tempo a PF 😉

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Per riposarci un po’ siamo saliti al piano superiore dove Piccolo Furfante ci ha preparato una gustosa pizza a base di ananas e peperoni (ormai è diventato californiano 🙂 ), dove abbiamo giocato con la sabbia e con i timbri, abbiamo costruito un castello gigante, abbiamo imparato l’alfabeto e ci siamo rilassati leggendoci qualche storia nell’albero fatato in compagnia di animaletti di peluche e cuscini comodi 🙂

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Dopo un vero e succulento pranzo al bar del museo, ci siamo dedicati al giardinaggio nell’orto esterno e poi ci siamo (letteralmente) buttati nella sezione dei giochi d’acqua prima a fare bolle di sapone giganti e poi a giocare con palline, spruzzi, cascate e fontane. Dire che ci siamo lavati è dire poco 🙂 Se venite, ricordatevi di portare un cambio completo… e non dimenticatevi le scarpe di riserva!!!!

Ormai era ora di chiusura e così non abbiamo potuto andare al teatro ad ascoltare musica, farci disegnare il viso, dipingere sul muro e costruire una bambola con le foglie di mais!! ARGH!! Sarà per il prossimo viaggio…

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Alla scoperta dell'America con Piccolo Furfante: suoni, colori, profumi, dimensioni

sf 022“Mamma ma qui è tutto enorme enorme!!!”. Questa è una delle prime frasi che Piccolo Furfante ha pronunciato passeggiando per San Francisco. E, devo essere sincera, è anche quella che io e Papà Ema ci siamo scambiati la prima volta che siamo venuti in America.

Viaggiare è anche scoprire un luogo dai suoi profumi, dai suoi colori, dai suoi suoni e per quanto riguarda l’America anche dalle sue dimensioni.

Uscendo dall’aeroporto di San Francisco la prima cosa che ogni volta mi colpisce è il profumo: profumo di mare. La baia è vicinissima e l’odore di salsedine è molto forte. E’ bellissimo: mi sento subito in vacanza! 🙂

Ma se penso a San Francisco il profumo a qui l’associo è quello di    caCALI 7 016nnella, che si trova in ogni dolce dalle caramelle alle torte, dai biscotti al caffe. Io l’adoro, ma per Piccolo Furfante che la detesta, è davvero un problema.

I colori di qui sono molto intesi, forti. Il vento lascia il cielo terso facendo risaltare il contrasto con il blu del mare, il verde di alberi, prati e colline. Quando il cielo è coperto, sembra che abbiano spento i colori.

Riguardo ai suoni della città,  fin dalla prima volta che  siamo arrivati qui sono rimasta colpita da due cose in particolare: la prima è che dentro ai mezzi pubblici, agli uffici, ai ristoranti c’è  silenzio. Non c’è la confusione di voci e rumori a cui CALI 4 018sono abituata in Italia, io penso sia perchè le persone tengano un tono più basso del nostro, Ema sostiene (da buon ingegnere) che siano le pareti insonorizzate ad attutire i rumori, non facendoli disperdere nell’ambiente. Chissà! La seconda cosa che mi ha subito colpito sono le sirene dei vigili del fuoco. Se si vive a San Francisco ci si deve abituare a questo suono perchè ogni 10/15 minuti circa lo si sente in tutta la sua potenza, in qualunque parte della città ci si trovi. Non ho mai capito se davvero ci siano tutti questi incendi… ma immancabilmente si vedono (e si sentono) sfrecciare camion di pompieri a destra e a sinistra, su e giù per le strade! Naturalmente Piccolo Furfante lo apprezza 😉

Per quanto riguarda le dimensioni delle cose, spenderò qualche parola in più!

Io e Papà Ema, nel nostro primo viaggio, eravamo preparati ad “affrontare” i grattaceli, le strade a 12 corsie e anche le macchine gigantesche che si vedono nei film, ma siamo rimasti lo stesso spiazzati, perchè quello che colpisce è che qui TUTTO è grande, TUTTO è enorme rispetto ai nostri standard: i comuni oggetti di casa, il cibo, i supermercati, i vestiti…

Alcuni esempi???

  • Il cibo. Entrando in un qualsiasi supermercato o negozio si rimarrà impressionati sia dalla quantità di cibo esposta (scegliere un pacchetto di patatine potrebbe richiedere ore 🙂 ) sia dalle dimensioni  di pacchetti, scatole, bottiglie… Tutto è a misura almeno doppia rispetto alla nostra. Certo si trovano anche contenitori piccoli, ma di solito costano uguale o di più rispetto a quelli grandi. Nei ristoranti (e questo è risaputo)  le porzioni  sono più che generose, soprattutto per quanto riguarda i dolci. Gnam gnam 😉

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  • Gli elettrodomestici. I frigoriferi americani  sono ormai molto comuni anche da noi, ma che dire delle dimensioni delle lavatrici e delle asciugatrici?? Enormi, gigantesche!! però davvero molto comode: con un solo lavaggio riesco a fare il bucato di 10 giorni (lenzuola comprese!). Fornelli (di solito elettrici) e lavabi sono naturalmente più spaziosi, come le lavastoviglie!!
  • I letti. Già anche quelli sono diversi dai nostri: più grandi (di solito a tre piazze per i matrimoniali e a 2 per i singoli) e più alti (con 2 strati di soffici materassi). Dormire qui è un piacere 🙂
  • I mezzi di trasporto. Qui a San Francisco c’è la Caltrain: la linea ferroviaria per i pendolari che fanno su e giù dalla baia alla città. In poco più di un’ora il percorso viene coperto e naturalmente di ritardi non se ne parla e per Papà Ema che è pendolare a Milano da 20 anni è un sogno. Ma  un sogno sono anche le carrozze: il treno è a due piani e largo circa il doppio dei nostri, con sedili comodi e capienti, l’attacco della corrente, il porta tazze (per il caffè 😉 ) e 2 o più carrozze sono destinate ad uso esclusivo biciclette! Un paradiso per i ciclisti che sono ben accetti anche sugli autobus: davanti ad ogni bus ci sono degli appositi ganci per poter portare con sè le bici. Non mi soffermo a parlare della grandezza di auto, camion e camper che è risaputa, anche se negli utlimi anni le auto di piccole dimensioni sono comuni anche qui!

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