Passeggiando per l'Università di Stanford con i bambini

CALI 10 101Proprio sotto casa, a 15 minuti di macchina, si trova l’Università di Stanford. Un immenso complesso di edifici, una vera e propria città, immersa nel verde in cui è piacevole camminare, giocare e svagarsi.

Di Stanford Piccolo Furfante adora soprattutto  l’Ovale: un immenso prato posto all’ingresso principale dell’università. Non ci sono scivoli o giochi per bambini, è semplicemente un ovale (appunto) di erba in cui gli studenti (e non solo) si rilassano, studiano, giocano a palla e dove è facile trovare bambini che come Piccolo Furfante corrono da una parte all’altra per delle ore. L’Ovale è per me un luogo dove potermi rilassare: PF corre avanti indietro su 5 cm di soffice erba, protetto da alti cespugli che circondano il prato, qui posso tenerlo d’occhio senza dovergli stargli vicino e lui apprezza molto questo senso di libertà. Ci andiamo soprattutto quando sono un po’ stanca e ho voglia di riposare.

L’Università naturalmente offre altro, oltre l’Ovale come il lunghissimo viale alberato (di palme): Palm Drive, appunto. Di fronte all’Ovale si trova il magnifico ingresso principale, dove si possono ammirare le statue di Rodin che ricordano la guerra dei 100 anni e una magnifica  chiesa, la “Memorial Church“. Il più delle volte chiusa al pubblico, però.

CALI 10 100 CALI 8 023 DSCN1558

Passeggiare nei viali e sotto i portici dell’università è un’esperienza da non perdere. Bisogna però stare molto attenti alla marea di  biciclette, skateboard, pattini e macchine elettriche che sfrecciano a velocità improponibili. Bisogna seguire CALI 8 031attentamente le indicazioni stradali disegnate anche sulla pavimentazione: in caso contrario si potrebbe rischiare di finire travolti.

Seguendo la strada principale, si arriva alla White Plaza al centro della quale si erge  una gigantesca fontana sui cui bordi PF adora far gareggiare le sue automobiline. Di fronte alla fontana si trova una fornitissima libreria, che vende anche i gadget dell’università. L’area dedicata ai bimbi è ben attezzata ed è possibile (come in ogni libreria americana) fermarsi a leggere i libri esposti. A lato di White Plaza si trova l’Old Union cioè un’altra piazzetta più appartata, dove spesso si tengono concerti all’aperto.

Oltre la White Plaza si apre il campus vero e proprio con l’auditorium, le sedi delle confraternite, un’ampia area di ristoro e  i dormitori. I padiglioni delle  facoltà sono sparsi ovunque e sono sempre ben segnalati.

Andare a zonzo per l’Università è divertentissimo, perchè ci si imbatte sempre in qualcosa di insapettato! Mangiare con i bimbi nell’area ristoro è l’ideale: oltre a panini e a cibo asiatico c’è anche un pratico self service ideale per grandi mangiatori! 😉

L’università inoltrallende 011e organizza concerti, dibattiti, conferenze e presentazioni di libri gratuiti ed aperti a tutti. Qualche anno fa ho potuto ascoltare una conferenza di Isabelle Allende (una delle mie scrittrici preferite) ed assistere ad una tavola rotonda  tra lei e gli studenti di letteratura.  Un’esperienza fantastica!

Qui io e Papà Ema abbiamo visto interessantissimi film e documentari e ci siamo lasciati incantare sulle note di qualche concerto.

L’università organizza giornalmente tour guidati gratuiti.  Per chi fosse curioso e volesse dare un’occhiata senza spostarsi da casa è possibile fare un  tour virtuale dell’intera università. Buon divertimento!

Continue Reading

Alla scoperta dell'oceano: una gita a Monterey

CALI 10 004Piccolo Furfante voleva andare a vedere l’oceano, dove dice vivono balene e “merluzzi findus”.

Per ammirare l’oceano quando si è a San Francisco non occorre certo fare lunghi viaggi: basta affacciarsi dal Golden Gate ed il gioco è fatto. La città offre, inoltre, un sacco di bellissime spiagge dove è possibile giocare e rilassarsi lasciandosi cullare dal suono delle onde.

C’è però un posto che considero speciale, perchè ricco di ricordi piacevoli: Monterey, una cittadina affacciata sull’oceano, molto carina, immersa nel verde, con una splendida passeggiata sul mare che offre  paesaggi mozzafiato all’ignaro visitatore. Negli anni è diventata inevitabilmente un luogo turistico: il molo dei pescatori  si è riempito di negozi e ristoranti ed ogni mezz’ora partono battelli che portano i turisti ad avvistare le balene che transitano (relativamente) vicino alla costa. Nella nostra prima gita qui, anche io e Papà Ema ci siamo avventurati su una di queste navi: di balene ne abbiamo viste poche, ci siamo presi però un gran freddo, abbiamo sofferto un po’ di mal di mare e ci siamo divertiti inevitabilmente un sacco. Il nostro amico Bobo, che ci aveva accompagnato nell’impresa, ci prende ancora in giro per questa assurda avventura! 😉

CALI 10 009 CALI 10 010 DSCN1712

Balene a parte, Monterey è un luogo da visitare. Scoperta dagli spagnoli nel 1542, divenne capitale dell’Alta California sia sotto la Spagna che sotto il Messico. Qui fu scritta la prima costituzione della California  e MonterePicture 002y ne fu la prima capitale. In centro si possono ammirare ancora molti edifici spagnoli, messicani e dell’america coloniale. John Steinbeck parlò di questa cittadina in alcuni sui libri, per questo non deve stupire che molti ristoranti e bar abbiano il suo nome.

Passeggiando sul molo o lungo la passeggiata panoramica è possibile ammirare  otarie e leoni marini che dormono beatamente sulla spiaggia, sulle boe o sugli scogli sotto lo sguardo stupito dei passanti.

La passeggiata prosegue fino a diventare la famosa 17-Mile Drive: un percorso panoramico spettacolare, ma purtroppo a pagamento! Famosissimo il suo cipresso solitario in mezzo alla scogliera. Noi l’abbiamo percorsa in macchina, perchè eravamo troppo stanchi dopo la lunga giornata. 🙂

CALI 10 039 CALI 10 044 sf 2028

Visitare Monterey con i bambini è un vero spasso. Piccolo Furfante si è divertito tantissimo a passeggiare per il molo, scoprire i leoni marini e “cacciare” pellicani e gabbiani.

La passeggiata a pieCALI 10 046di lungo la costa era per PF indubbiamente troppo impegnativa  e così abbiamo noleggiato un pedalò (i centri di noleggio biciclette sono numerosi e ben riforniti) per scorrazzarlo da un capo all’altro della scogliera. E’ stata una gran fatica perchè la strada è tutta un sali-scendi, ma avevamo due baldi uomini (Papà Ema e Luis) al nostro servizio (attenzione però i”baldi uomini” non sono inclusi nel noleggio!! ;-)).sf jelly

In città c’è, inoltre, anche un bellissimo acquario (Montery Bay Aquarium), ricco di attrazioni ed attività anche per i bimbi piccoli. Durante la visita è possibile uscire ed entrare dall’edificio senza nessun problema. Ciò ci ha permesso di andare a rifocillarci con comodo in uno dei tanti ristoranti del centro città , ordinando il solito pranzetto leggero leggero 😉

CALI 10 028 CALI 10 029

La giornata è volata via e ci siamo ritrovati sulla strada del ritorno, senza nemmeno accorgercene!

Alcuni consigli pratici:

  • Controllate bene le previsioni del tempo prima di partire. E’ facile trovare la nebbia da queste parti anche se all’interno della costa splende il sole
  • Anche se il tempo è bello, portatevi dietro una giacca a vento o un golfino. Tira sempre un gran vento che, pur piacevole, può essere moooooolto freddo
  • Per chi vuole provare l’ebrezza della gita in barca a “caccia” di balene, munitevi di cappello, di giacca a vento e di un potente obbiettivo per macchine fotografiche 😉
  • E’ possibile fare il bagno nell’oceano (qui a Monterey intendo!). La spiaggia all’ingresso della cittadina è bella e spaziosa. Attenzione però è possibile farlo solo con la muta perchè l’acqua è troppo fredda.

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Dolcetto o scherzetto??? ovvero festeggiare Halloween in America

Hallo5Piccolo Furfante non stava più nella pelle! La nostra giornata è iniziata all’alba con un bimbo di tre anni che saltava nel letto indossando un elmo e uno scudo da cavaliere: “Maaaaamma, papà… adesso andiamo da Olly a festeggiare Hallovìììììn???!” La festa era prevista per il pomeriggio e così abbiamo avuto un gran bel da fare a tenerlo occupato tutta la mattina. Fortunatamente ci eravamo offerti di preparare noi la cena e così la maggior parte del tempo l’abbiamo impegnata a fare la spesa e a fare il tiramisù e la focaccia. Due specialità non proprio tipiche di Halloween, ma richieste dai nostri ospiti.Il menu della serata prevedeva inoltre pesce al sale, risotto al limone e tanta allegria! 🙂

La festa è iniziata alle 5 del pomeriggoio: una tipica festa di bambini fatta di piccoli che si ricorrono, che giocano insieme, che fanno un gHallo2ran baccano, che si divertono a stare insieme. Dalle 6 incominciano a bussare alla porta: sono bimbi con costumi stranissimi, a volte davvero paurosi, che reclamano i loro dolcetti. Ogni 5 minuti qualcuno bussa e a turno andiamo ad offrire le caramelle! E’ divertentissimo!

Cena veloce per i bambini che hanno poca voglia di stare seduti, mentre noi adulti la prendiamo un po’ più comoda :-), malgrado il continuo bussare alla porta… Non immaginavo fosse così impegnativo Halloween.

Finalmente alle 8.00 tocca anche a noi fare il giro dell’isolato a reclamare le nostre caramelle!! Piccolo Furfante che ha girato per casa fino ad allora con il costume da cavaliere, ora non ne vuole più sapere. Decide di uscire con un copricapo da renna di Natale sulla testa, il suo amatissimo burattino-cavallo in una mano e il suo cestino verde nell’altra. E’ buffissimo, ma va bene anche così. Basta divertirsi.

Hallo1 CALI 9 039 Hallo4

Dopo i primi timori, i bimbi sono smaniosi di bussare ad ogni porta e noi adulti facciamo fatica a stargli dietro. Con qualche pianto si torna a casa, dove però ci attende una bella porzione di tiramisù al cioccolato.

I bimbi mascherati giocano ancora per un bel po’, noi adulti ci attardiamo a parlare, a scherzare, a ridere e alla porta c’è ancora un bell’andare e venire di bimbi in cerca di caramelle…

Non sembra di essere in America. Una festa di bambini è uguale in ogni parte del mondo!! 🙂

Continue Reading