Questo weekend è stato un fine settimana davvero ricco di emozioni: sabato la super mega festa di compleanno di Piccolo Furfante insieme ai suoi amichetti, poi la divertentissima pizzata serale con gli amichetti “speciali”, domenica partenza per Zurigo con sosta al laghetto di San Bernardino … e questo tutto in vista della visita alla nuova scuola di Piccolo Furfante prevista per lunedi’ pomeriggio.
Tutto il weekend l’ho passato con un senso di ansia in previsione di questa visita. Avevamo già parlato piu’ volte con la responsabile scolastica, avevamo ricevuto tutte le informazioni necessarie riguardo la scuola e l’organizzazione didattica, ma la visita alla struttura ed il pomeriggio da passare con la nuova maestra ed i nuovi compagni di PF mi preocupavaun po’: se a Piccolo Furfante non fosse piaciuta la scuola, sarebbe stato davvero un problema :-S
La scuola è una scuola materna svizzero-tedesca che si trova a 5 minuti di strada dalla nostra casetta zurighese. Li’ Piccolo Furfante imparerà lo svizzero tedesco (l’alto tedesco gli verrà insegnato solo alle elementari :-D) e, spero, molte altre cose ;-). La struttura è abbastanza grande con un bel parco pieno di giochi, un campo da calcio/basket ed un mega castello di legno.
Siamo entrati insieme ad altri genitori e bimbi, tutti un po’ spaesati e guardandoci in giro tra il curioso e l’apprensivo. L’ansia pero’ è subito svanita perchè le maestre ed i bimbi ci hanno accolto a braccia aperte.
La futura maestra di Piccolo Furfante ( che parla svizzero tedesco, ma anche alto tedesco, italiano ed inglese :-D) aveva pensato a tanti giochi ed attività da fare con i bimbi nuovi per far conoscere loro la loro nuova classe e gli altri bimbi. L’impressione che ne abbiamo avuto io e Papà Ema è stata piu’ che positiva, soprattutto perchè Piccolo Furfante, sempre un po’ timoroso in situazioni nuove, si è ,invece, lanciato con entusiasmo in tutti giochi proposti…
Cosa ho notato di diverso, rispetto alla scuola di Piccolo Furfante in Italia?
- Le aule (2 nel nostri caso) sono molto ampie con finestroni enormi dove entra tantissima luce. Gli spazi sono davvero grandi in proporzione al numero di bambini (o almeno rispetto a quelli che noi abbiamo inconcontrato :-)). Gli spazi sono organizzati come un “open space” e divisi nella classiche aree (la musica, la lettura, i travestimenti, il circle time, il teatro, l’arte…). Ad un primo colpo d’occhio pero’ non si capiscono le divisioni tra le aree (almeno io non le avevo capite 🙂 ) perchè è come se un’area proseguisse nell’altra… non so come spiegarmi :-S
- Hanno a disposizione molti materiali, tutti ad altezza bimbo. La maggior parte sono di legno o di stoffa o comunque di materiale naturale. L’area musicale è spettacolare e la maestra ha accompagnato molti giochi con la chitarra 😀
- Hanno tantissimo materiale per disegnare, di qualsiasi tipo. Non ne ho mai visto cosi’ tanto nemmeno nelle scuole private. sono rimasta cosi’ :-0
- Hanno l’angolo della falegnameria (questo mi preoccupa un po’ ;-)) con martelli, cacciaviti, forbici, tenaglie in miniatura ma veri e tutto ad altezza bimbo. Mi vedo già PF inserire chiodi nei tavoli 😉
- Hanno un area speciale dedicata al circle time con una seggiolona (tipo quelle delle favole con un ampio schienale) per la maestra e tante seggioline mignon per i bimbi… Quanto avrei voluto sedermi in mezzo a loro… 😀
- Il parco estreno è ampio con un mega castello di legno, la sabbiera, il campo da calcio/basket, degli attrezzi da ginnastica e macchinine a pedali e monopattini a disposizione dei bimbi.
- Al’ingresso non esistono armadietti, ma un grande open space con panche e appendiabiti. Ogni bambino ha la sua sacca del cambio, il vestito da pioggia (perchè escono con qualunche tempo anche con la pioggia o la neve :-0) e la loro striscetta fosforescente. I bimbi infatti (anche cosi’ piccoli) vanno a scuola da soli e quando dico soli, intendo proprio soli soli senza nessun adulto! E qui si apre un punto un po’ dolente per me che non sono ancora pronta a lasciare Piccolo Furfante cosi’ indipendente. Ma di questo vi parlero’ in un post a parte. Comunque anche noi abbiamo ricevuto la nostra striscetta fosforescente e quando siamo tornati a casa ha voluto indossarla tutto orgoglioso 😀
Queste sono le cose che mi hanno colpito di piu’ nella nostra breve visita. 😀
Certo non posso sbilanciarmi e pensare che l’inserimento non sarà senza scossoni o problemi, ma la prima impressione è stata piu’ che positiva, tanto che Piccolo Furfante all’uscita dalla scuola mi ha detto “Domani a che ora devo andare a scuola?”. “Non tanta fretta cucciolino, le vacanze ci aspettano e poi inzierà la nostra nuova avventura!” 😀
Altre curiosità…
- La scuola materna a Zurigo è obbligatoria, come la nostra scuola elementare. L’obbligo inizia a 5 anni, anche se è possibile (con il parere positivo delle maestre) iscrivere i bimbi a 4 anni. La scuola materna dura 2 anni e poi inizia la scuola elementare. Le maestre pero’ possono decidere di far iniziare la scuola materna prima se ritengono che il bimbo sia pronto. La scuola materna pubblica è interamente gratuita: non si paga nulla, nemmeno per il materiale.
- La scuola materna inizia al 23 di agosto e finisce il 18 luglio. Le ferie sono disseminate per tutto l’anno in modo equilibrato.
- La scuola inizia alle 8.15 e termina alle 12.00. I bimbi del primo anno (i bruchini) non hanno rientri, mentre quelli del secondo (le farfalline) ne hanno 2. Per le famiglie che hanno bisogno è previsto sia il prescuola (gratuito) che il post scuola (a pagamento) Sia l’uno che l’altro pero’ sono flessibili: si posso, infatti, scegliere i giorni in cui far andare i bimbi.
- La mensa è esclusa e i bimbi possono tornare a casa a mangiare se lo vogliono e rientrare se hanno dei pomeriggi. Chi vuole rimanere deve pagare il buono pasto.
LEGGI ANCHE…
25 commenti
Che piacere leggere questo post! Ho davvero un pò d’invidia….
Sono nata in Svizzera, a San Gallo, ma i miei genitori sono tornati in Italia quando avevo un anno, da allora almeno 2 volte all’anno, sono tornata in quei posti meravigliosi e così ben organizzati per trovare i parenti e quindi un pò delle cose che hai scritto, le conoscevo già…Gli svizzeri sono molto tradizionalisti e certe cose, dagli anni ’70, non sono proprio cambiate! Che bello, dà sicurezza tutto ciò; e poi, sono così attenti alle persone, non come da noi….
B. fortuna!
:O)
ecco la tua descrizione! oggi purtoppo sto lavorando al mio testo universitario e magari non faccio in tempo a descrivere la nostra 🙂 ma facendo qualche paragone devo dire che le materne sono molto carine qui, la nostra anche se stiamo in un paese piccolino sparso tra i prati, la chiesetta e le mucche è pure spaziosa, piena di luce e con vari giochi interessanti come un negozio di cose alimentari pieno di vari prodotti etc., su FB ho già scritto cosa non andava a primo sguardo ma credo che si possa rimediare. Unica cosa che mi preoccupa ancora: avevi scritto che la scuola elementare inizia dopo 2 anni o prima, sembra eccezionale da voi perchè io ho sentito molti racconti dei bambini che fanno 3 anni delle materna: lo ha fatto la cuginetta di Flavio e quest’anno i maschietti del Kindergarten nel nostro paese devono fare un anno di più a causa della Motorik (termine italiano com’è?), perchè in pratica non sono bravi a disegnare…tre anni mi sembrano troppo e noiosi…il resto è di solito ben organizzato credo, per i ritoni della scuola: da noi nel primo anno si va a riprendere i bimbi, io farò così!
E’ emozionante ciò che descrivi!
Pure (pro homeschooling) sarei entusiasta di un contesto simile!
Grazie per la condivisione
ps.: vedo che ha scritto anche una mia omonima, piacere 😀
Ciao, da quello che scrivi sembra un posto molto bello, rispettoso dei bambini e del loro sviluppo! 🙂 Sono proprio curiosa di quando ci racconterai le prime esperienze concrete.
Se posso fare una precisazione: per quanto ne so la scuola in Svizzera, come in Italia, non é obbligatoria, invece l’istruzione sí. In Svizzera, a parte mi sembra nel cantone Grigione, é possibile l’homeschooling, é regolato in modi diversi da cantone a cantone (in alcuni ogni anno esami da fare o programmi da presentare, in altri piú libertá in metodo e contenuto ecc.).
Se a qualcuno il tema “homeschooling in Svizzera” interessa, qui due link con interviste (ital./ted.):
http://buntblume.wordpress.com/2011/01/21/buntblume-interview-wie-es-uns-gefallt-come-piace-a-noi/
http://buntglas.wordpress.com/2010/04/20/buntglas-interview-mitten-im-leben-lernen-apprendere-nel-bel-mezzo-della-vita-quotidiana/
(Spero di non aver invaso lo spazio con un fuori-tema! 🙂 )
I migliori auguri a PF “für einen guten Start und viel Spaß!” e buona estate a tutta la famiglia!!
P.S. – Per il Schweizer-Deutsch non vi invidio, se non parlano piano faccio fatica pure io a capire… 😉
Che bello! Sembra una bella scuoletta 🙂
E’ bello iniziare una nuova avventura, essere un pochino in ansia, avere aspettative ed essere curiose. Non vedo l’ora di leggere i tuoi commenti a scuola iniziata! Pure io avrei dei problemi a mandare il mio bimbo a scuola da solo, caspiterina… Anche se PF ha un anno in più di Topastro e si tratta della Svizzera e non dell’Italia… Devi rimediare senza meno un costume da albero e seguire PF ogni mattina da casa a scuola 🙂
@Marika 1
La scuola mi è piaciuta un sacco. Davvero hai notato delle somiglianze con gli anni ’70?? 😀
@Flaviolandia
Per quanto riguarda gli anni del kindergarden io ho sentito di bambini che ne hanno fatto solo 1 anno, invece che i 2 previsti. Questo su insistenza della maestre. La responsabilie scolastica mi diceva che oltre alle capacità di scrittura, logiche, di conoscenza della lingua… le maestre prendevano in considerazione anche lo sviluppo emotivo: la capacità del bambino di rapportarsi con una nuova organizzazione e la pressione e le richieste della scuola. Non so se sia vero… Per questo mi diceva che non sapeva dirmi in anticipo se PF avrebbe fatto 1 o 2 anni… Staremo a vedere. Noi siamo a perti a tutto 😉
@Marika 2
Eh,eh,eh… noi poi faremo la homeschooling di italiano al pomeriggio 😉
@Claudia
Il travestimento da albero è già pronto 😀 Ho recuperato, per sicurezza, anche quello da staccionata, semaforo , aiuola e, per il periodo invernale, anche quello da montagnetta di neve…
Per ora PF andrà a scuola con me, magari lo seguiro’ un po’ a distanza…ma per andare a scuola da solo dovrà aspettare circa 40 anni 😉
Baci baci
@Sybille
Noooo! Non dirmi cosi’ sullo svizzero- tedesco che mi vien da piangere 😉
L’obbligo scolastico nel canton Zurigo è previsto ( si parla proprio di obbligo) per tutti i bambini che compiono il 4 anno di età entro il 30 aprile. PF compiendo i quattro anni a giugno è entrato l’anno successivo, cioe’ questo 2011/2012.
Si parla proprio di obbligo scolastico con solo 2 giorni di possibilità di rimanere a casa da scuola ( sono chiamati giorni jocker :-D) oltre a quelli di malatta. So, pero’, che ogni catone ha una sua legislazione in proposito. Quando siamo andati all’ufficio scolastico la responabile ci ha dato il “malloppo” in italiano con tutte la normativa in vigore nel cantone e ci ha detto 😉 : “l’educazione è un obbligo, ma anche un diritto” Mi è piaciuta un sacco questa frase 😀
Ti ringrazio per le informazioni sull’homeschooling. Molto interessanti. Altro che fuori tema! Piu’ informazioni ho meglio è! Non ne sapevo niente. Non pensavo comunque di fare homeschooling totale. 😀 Pensavo invece di organizzarmi per fare homeschooling a PF in italiano fuori dall’orario scolastico svizzero che è molto “soft” rispetto a quello a cui eravamo abituati qui in Italia… Mi piacerebbe offrigli quei pezzi di programma didattico che non potrà avere là 😀
Baci baci
In bocca al lupo per questa nuova avventura!
Per quanto riguarda l’obbligo a frequentare la scuola materna come dicevi tu varia da cantone a cantone.
Dove abitavamo noi c’era a partire dai 5 anni un anno di Spielgruppe (gruppo-gioco) e dai 6 anni 1 anno di Kindergarten (asilo-materna) e poi dai 7 la scuola elementare.
Mentre qui in ticino vanno alla materna dai 3 anni e alle elementari dai 6 anni.
Il primo anno é un po’ più elastico, si decide con l’insegnante i rientri, mentre l’ultimo é (se non sbaglio) obbligatorio per l’inserimento alle elementari.
La nostra figlia grande leggeva e scriveva già a 4 anni e mezzo e ci dispiaceva farla aspettare fino ai 7, così siamo tornati in ticino.
Comunque tutti gli asili pubblici che conosco sono come li hai descritti.
A proposito del gratuito ti dirò di più, visto che in Svizzera l’istruzione é un diritto (bellissima frase, sulla quale dovremo riflettere) tutto il ciclo scolastico obbligatorio é gratuito fino alla fine dell’obbligatorietà, qui la quarta media.
Il cantone passa tutto, dai fogli, ai libri, ai colori, righe, compassi, diario scolastico, ecc.
Questo per fare in modo che tutti gli alunni abbiano sempre tutto il materiale a disposizione, e che sia lo stesso per tutti.
Qui cambiano un po’ gli orari:
alla materna 08.30-11.30 / 13.30-16.00
elementari 08.15-11.30 / 13.30 – 16.00
@Roberta
Grazie! Crepi 😉 Ne abiamo proprio bisogno!
@Ludo
E’ stranissima questa cosa che ogni catone fa a sè. Devo ancora abituarmici. 😀 Non sapevo proprio della diversità, per esempio, con il canton Ticino rispetto a Zurigo.
La responsabile scolastica ci ha detto che valuteranno le maestre, durante l’anno scolastico, se far o meno anticipare a PF l’ingresso alla scuola elementare. Vogliono valutare ogni aspetto sia quello cognitivo che quello emotivo. Siamo rimasti molto soddisfatti di questa risposta perchè vuol dire che equilibrano il percorso scolastico in base al bambino 😀 Per noi non ci sono comunque problemi… non vogliamo pressare PF visto che di cambiamenti dovrà affrontarne tanti l’anno prossimo.
La gratuità della scuola è un’altra cosa che ci ha sorpresi. Abituati a dover pagare tutto e a portare il materiale ad inizio dell’anno, sapere che è tutto passato dalla scuola è stata una piacevole sorpresa 🙂
Pensavo,pero’, che fosse gratuito solo fino alle elementari, invece è per tutto il ciclo di studi? :-0 WOW! Grande!
Parlando con alcuni genitori italiani che sono li’ da molti anni e hanno i bimbi già grandicelli, ci dicevano di essere molto soddisfatti del sistema scolastico svizzero, anche se naturalmente ci sono anche li’ delle pecche. Ma la perfezione, non è di questo mondo 😉
Bacioni
ciao,
ti seguo da qualche settimana con particolare interesse perchè mio fratello e la sua famiglia (tutti italiani come voi) vivono ormai da 5 anni a Zurigo. Domenica vengo a trovarli con mia figlia più piccola e oltre a seguire i tuoi consigli per la visita della città, mi farebbe piacere se magari riuscissimo a incontrarci.
Non so se riesci a vedere il mio indirizzo mail per potermi contattare.
Ciao Benedetta,
ti ho scritto una mail. Spero solo che l’indirizzo sia giusto 😀
Un bacio e buona visita a Zurigo
Paola
In ritardo come sempre, volevo solo dirti di non preoccuparti per la strada che i bambini devono fare da soli verso la scuola, c’è un senso civico generale diverso da quello a cui siamo abituati (e stradale…), gli automobilisti si fermano davanti alle strisce pedonali e, in generale, c’è molta attenzione soprattutto nei confronti dei bambini. Sia Mauro (in terza elementare) che Elena (all’asilo) hanno tratto molto giovamento da questo tragitto in autonomia, e anch’io ho tirato un sospiro di sollievo (odiavo stare ad aspettare i bambini fuori da scuola, mi sembrava sempre ci fosse qualche cosa di esagerato, dal parcheggio che non si trovava, alla necessità di non far prendere loro due gocce d’acqua e quindi tremila ombrelli aperti, all’ansia del pedofilo dietro l’angolo). Sicuramente comunque lo accompagnerai a scuola spesso, praticamente sempre all’inizio, perchè comunque sei tu genitore (oltre alle lezioni del poliziotto a scuola) a dovergli insegnare come si attraversa la strada e come si sta sulla via. Mia figlia sembra una vigilessa, non attraversa finchè la macchina non si ferma e alza il braccio per ringraziare ma in maniera un po’ autoritaria, sicchè la gente al volante sghignazza , ma va bene cosi’, meglio un po’ ridicola che spiaccicata….
Comunque in generale è il contesto che è diverso, anch’io penso un po’ agli anni ’70, con le madri a casa dal lavoro che ti preparano il pranzo (io sono in aspettativa dall’Italia, ma se lavorassi avrei bisogno necessariamente di qualcuno a casa), i bambini che giocano nei cortili (non so dove abiti tu ma qui non ci sono cancelli!! le chiamano le spiel plaz) i Ciao (intesi come motorini…)
La nostra esperienza, a distanza di un anno, è decisamente positiva, sono sicura che ti troverai bene e tuo figlio ancora più di te….Buone vacanze
@Gaia
Grazie di questo racconto. Spero che PF impari presto 🙂
Dato che qui in Italia eravamo costretti ad andare a scuola i macchina (la scuola era a 4 km da casa) ho deciso che qui a Zurigo a scuola si andrà SEMPRE a piedi: la struttura è proprio dietro casa e su una collinetta in cui si domina tutta la nostra cittadina 😀 Una bella passeggiata insomma!
A dire il vero quello che mi preoccupa di piu’ sul fatto che PF vada da solo, non sono tanto gli automobilisti (la strada per andare a a scuola è una di quelle a 30 all’ora, residenziale e ha solo 1 piccolo attraversamento pedonale di fronte a scuola. Praticamente PF esce di casa e seguendo il marciapiede arriva a scuola), ma il fatto che PF si distragga sempre e si perda dietro a gattini, giardini, rocce, lavori in corso, fontanelle… Basta davvero nulla e lui lascia la strada e va da altre parti. Come faccio a stare tranquilla? L’altro giorno ha visto un gattino che si infilava in un giardino e ci è andato dietro! :-S Ho dovuto tirarlo per le gambe (PF, non il gattino!) per stanarlo dall’aiuola 😉
Sono contenta che voi vi troviate bene. Io non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Ora un po’ di mare e poi saremo finalmente su 😀
Un bacione a te, ai tuoi bimbi (soprattutto alla dolcissima vigilessa)
Le mamme italiane non si smentiscono mai 🙂
Comunque io sono proprio come te! Non credo che lo lascerei solo. Però chissà, dopo averlo accompagnato per un pochino di tempo potresti cambiare idea. Magari scoprite che qualche altro bimbo fa la stessa strada e possono andare a scuola insieme… Ciao!!
Vedremo… pero’ anche nell’altro asilo vicino casa ho visto delle mamme “appostate”! Certo non indissavano il costume da aiuola o da lampione 😉
Comunque al cuore di mamma non si comanda 😀
Bacioniiiiiii
ma quanto mi piacciono questi svizzeri!!! mi intriga un sacco la descrizione che hai fatto e mi rendo conto che qui in italia ci perdiamo davvero una marea di possibilità..
Per lo svizzero tedesco stai serena: è sicuramente diverso dal tedesco, ma affrontabile, piano piano si fa tutto. Se PF (a proposito: augurissimi ritardatari ma sinceri!!) imparerà a frequentare anche bimbi che non parlano italiano, impiegherà ancora meno tempo e lo vivrà come un gioco. Poi lì sono tutti pazienti e quando non capisci qualcosa, si fanno in quattro per dare una mano..
Dai dai, che sicuramente sarà un’esperienza positivissima..
Grazie dell’incoraggiamento 😀 Spero proprio che sia cosi’ “affrontabile” come dici…
Per ora ci godiamo il sole della Sardegna. Ricarichiamo le pile per poi buttarci in questa nuova avevntura
Un bacione
Ciao, riesci a dirci il quartiere in cui vivi e nome della scuola e sito? Lì vicino ci sono anche le elementari? Prima dei 4 anni stanno a casa o ci sono altre soluzioni tipo Spielgruppe? Costi affitto? Supermercati e discount e negozi vicino raggiungibili a piedi? Aiuti e sgravi fiscali per famiglie? Conviene essere sposati o convivere? Scusa per le mille domande, ma si sta pensando all’idea di trasferirsi dato l’andazzo penoso in Italia, ma con famiglia è più difficile e vorrei avere idea dei costi. Qual è stipendio minimo lordo per padre ingegnere qualificato da chiedere perché valga la pena il trasferimento (visti alti costi affitto e vita).
Grazie mille!
Ciao Annalisa, ti rispondo in privato!
Paola
Ciao!
mi sembra che non sia frequente un papà nel blog ma… eccomi qui!
grazie mille intanto per i preziosi contributi!Io sono madrelingua italiano, come anche mia moglie ed i miei figli. Tuttavia ho sempre avuto una grande passione per le lingue, e parlo abbastanza fluentemente inglese (anche per motivi di lavoro), francese e spagnolo. Sto imparando il tedesco (anche perché ci siamo trasferiti da 3 anni in Trentino, dove è una lingua ancora “tradizionale”), insieme anche con mia moglie. Per i bimbi fa parte delle materie curricolari scolastiche fin dalla prima elementare.
Il punto è che stiamo prendendo seriamente in considerazione l’idea di trasferirci a Zurigo (dove ha sede la mia Azienda). Tuttavia mi frena molto la difficoltà che i bimbi (4 e 6 anni) potrebbero incontrare dal momento che non conoscono né il tedesco né tantomeno lo Züridüütsch!!
In realtà credo fermamente nelle loro grandi potenzialità e nell’aiuto che potremmo loro dare, e saremmo davvero contenti di regalare loro quest’esperienza… E’ che mi frena un po’ anche l’idea che a causa del tedesco povero possano essere ostacolati nelle amicizie, nelle relazioni, nell’indirizzo scolastico (penso al fatidico sbarramento dei 12 anni). Cosa ci consigli insomma? Mille grazie in anticipo!
Fabrizio, Pergine Valsugana (TN)
Ciao Fabrizio,
come avrai capito dai miei post noi ci troviamo davvero molto bene qui a Zurigo. Tieni presente pero’ che ogni esperienza è a se’: ci sono famiglie che non vedono l’ora di tornare i Italia e chi come noi non ci pensa minimamente. Ti posso solo raccontare la nostra esperienza: magari ti potrà essere utile. Ci siamo trasferiti qui che il mio bimbo aveva 5 anni appena compiuti ed è entrato al primo anno del Kindergarden. L’inizio è stato in salita in quanto non parlava nè tedesco nè svizzero tedesco, ma le maestre sono state speciali e dopo poco aveva già qualche amichetto che giocava con lui anche se non si capivano. Nel primo anno di scuola di amici ne aveva pochini e frequentava alcuni amichetti conosciuti nelle varie attività extrascolastiche, ma già dal secondo anno con il suo tedesco (e svizzero tedesco) piu’ fluente le cose sono cambiate: il cerchio di amicizie si è allagrgato sia a scuola che fuori e ora è perfettamente integrato. A scuola va molto bene e stiamo lavorando sul suo italiano. Dall’anno scorso poi ha iniziato anche inglese.
Come saprai il tedesco non è una lingua facile da imparare, nemmeno per i bimbi, e quindi bisogna armarsi di pazienza e di una buona dose di motivazione.
Lo sbarramento preoccupa un po’ tutti, ma ritengo che l’esperienza che gli stiamo offrendo, la possibilità di vivere in un ambiente internazionale, di potere essere bilingue e di conoscere una cultura diversa sia, comunque vada, qualcosa di estremamente positivo.
Tieni presente inoltre che il fatidico “sbarramento” non preclude automaticamente l’accesso all’università…
Il discorso sulle università sarebbe un po’ lungo e complesso da fare qui e forse un pochio prematuro, parlando di bimbi che stanno iniziando ora il loro precorso scolastico.
Se hai altre domande, non esitare a scrivermi.
Un caro saluto
Paola
Ciao! Ho scoperto questo blog che trovo meraviglioso! pieno di informazioni ed idee interessanti.
Io sono Argentina e da 20 anni vivo in Italia vicino a Milano, da Ottobre scorso mio marito lavora a una trentina di km. da Zurigo e fra un mese io e nostra figlia di 5 anni ci trasferiremmo. La settimana scorsa siamo andati a conoscere la sua futura scuola materna e futuri insegnanti e ho trovato tutto molto stimolante, una delle due maestre parla perfettamente italiano cosa importantissima per noi che dobbiamo imparare da zero il tedesco.
Mi piacerebbe rimanere in contatto e se possibile farti qualche domanda e chiederti consigli su corsi di lingua e attività con bambini. Noi andremmo a vivere vicino a Baden, grazie!
Ciao Marcela, grazie per i complimenti! Se hai bisogno di informazioni contattami sulla mia mail homemdemamma@gmail.com
Ti auguro un buon inizio in questo splendido paese
Paola